Roma – In tutta Italia e nel mondo cattolico si celebra oggi, domenica 22 giugno 2025, la solennità del Corpus Domini, una delle feste più sentite del calendario liturgico, nata per onorare la presenza reale di Gesù Cristo nell’Eucaristia. Un momento di profonda devozione che, ogni anno, unisce fedeli e comunità in una testimonianza pubblica di fede.
La solennità, il cui nome completo è Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, è stata istituita ufficialmente nel 1264 da papa Urbano IV con la bolla Transiturus de hoc mundo, dopo il miracolo eucaristico di Bolsena. Il Corpus Domini rappresenta dunque non solo una festa liturgica, ma anche un forte richiamo all’essenza stessa del cristianesimo: la comunione con Cristo attraverso il sacramento dell’altare.
Come da tradizione, in moltissime città e paesi italiani si tengono oggi le sacre processioni eucaristiche, nelle quali l’ostia consacrata, racchiusa nel prezioso ostensorio, viene portata in corteo per le vie cittadine. Un gesto simbolico che richiama l’immagine di Cristo che cammina in mezzo al suo popolo.
A Roma, papa Francesco presiederà la celebrazione solenne nella Basilica di San Giovanni in Laterano, seguita dalla processione fino a Santa Maria Maggiore. Un momento atteso da migliaia di fedeli, molti dei quali giunti appositamente nella Capitale per partecipare alla manifestazione di fede. Anche quest’anno, le strade saranno ornate con tappeti di fiori, stendardi, petali sparsi dai bambini della Prima Comunione, e preghiere corali che si alzeranno tra canti e incenso.
Nelle diocesi italiane, i vescovi celebrano messe solenni e guidano le processioni accompagnati da confraternite, religiosi, corpi bandistici e autorità civili, a testimonianza della sinergia tra dimensione religiosa e comunitaria. Particolarmente suggestiva è la tradizione dell’infiorata, come quella celebre di Genzano, dove artisti locali compongono veri e propri quadri floreali lungo le strade, trasformandole in un tappeto di fede e arte.
Il Corpus Domini è anche un’occasione per riflettere sul significato dell’Eucaristia nella vita quotidiana. In un mondo segnato da fratture, guerre e disuguaglianze, l’invito che risuona dai pulpiti di oggi è quello alla comunione autentica, alla fraternità e all’accoglienza dell’altro. L’Eucaristia, come ricorda spesso papa Francesco, non è un premio per i perfetti, ma il pane dei peccatori, il nutrimento per camminare insieme.
In questa domenica di giugno, mentre le strade si animano di canti e devozione, la Chiesa invita i fedeli a riscoprire la centralità della messa e a portare nella vita concreta quel pane spezzato che è simbolo di un amore che si dona fino alla fine.
Corpus Domini 2025 non è solo una ricorrenza liturgica: è una testimonianza pubblica di fede che si rinnova, un richiamo alla presenza viva di Cristo nel cuore delle città e delle persone.