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Città dei ragazzi di Roma, aperto nuovo appartamento per minori stranieri

Roma – E’ stato aperto in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, un nuovo appartamento destinato a minorenni stranieri non accompagnati tra i 16 e i 18 anni, all’interno dell’Opera Nazionale per la Città dei Ragazzi a Roma. Il progetto è stato realizzato con il contributo della Fondazione Banca Nazionale del Lavoro. Con questa nuova apertura, salgono a cinque gruppi di appartamenti attivi nella struttura di largo Città dei Ragazzi, portando la capacità complessiva di accoglienza a 42 posti.

 

La Città dei Ragazzi di Roma è parte di un progetto educativo nato nel 1953 per iniziativa di monsignor Carroll-Abbing, che nel corso degli anni ha accolto migliaia di giovani provenienti da oltre 20 Paesi del mondo – tra cui Africa, Medio Oriente ed Europa dell’Est – offrendo complessivamente più di 10.000 ore di formazione professionale. La struttura è concepita come un vero e proprio villaggio urbano, con strade, piazze e alloggi immersi in un’oasi verde di 60 ettari. È un luogo che promuove la crescita personale, l’autonomia e l’inclusione sociale dei giovani accolti, accompagnandoli in percorsi di formazione e avviamento al lavoro.

All’inaugurazione della nuova struttura hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Roberto Gualtieri, l’assessora alle Politiche sociali Barbara Funari e il presidente del Municipio Roma XI, Gianluca Lanzi.

 

È una grande gioia – ha affermato il sindaco – essere qui a inaugurare questo nuovo appartamento, che aumenta la capienza e la capacità di accoglienza di questo luogo meraviglioso. Siamo grati alla Città dei Ragazzi e a chi la gestisce per il lavoro che fa, e alla Fondazione BNL che sostiene questo ampliamento, portando i posti a 42 e consentendo quindi un’accoglienza ancora maggiore di minori, in un contesto di valorizzazione della persona“.

 

Con il presidente Lanzi e l’assessora Funari – ha aggiunto – siamo contenti di poter collaborare e costruire ponti e non muri, che è poi quello che siamo impegnati a fare in un anno giubilare. È un segno di speranza che siamo lieti di integrare nel lavoro difficile che facciamo. Quando poi riguarda il sostegno ai giovani è particolarmente importante: sono persone che arrivano nel nostro Paese e hanno bisogno di essere aiutati e inclusi. Questa Città è un luogo dove si può stare bene ed essere parte di una comunità. Da parte di Roma Capitale – ha concluso – c’è una grande vicinanza“.