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Collegiove, Bandieri replica a Petroni: “epocale superficialità amministrativa”

COLLEGIOVE – Dal consigliere di Collegiove Emanuela Bandieri, riceviamo ed integralmente pubblichiamo la replica all’Assessore Petroni:

“Caro Assessore Petroni,
io sarei stata disconosciuta dal mio stesso gruppo?
La verità è un’altra: sono stata io a congedare i due lorsignori, proprio per il loro continuo screditarmi ogni volta che esercitavo il mio ruolo di consigliere, e per il loro attacco ripetuto sui social e sulla stampa web.
Tutto ciò mi ha fatto prendere la decisione di togliermi dal gruppo.

Nessun “disconoscimento”, solo la giusta decisione di allontanare chi remava contro.

EPOCALE, egregio Assessore nonché ex Sindaco di Collegiove, è la superficialità dimostrata da questa Amministrazione, il disinteresse per il passato calpestandolo in nome di un rinnovamento che non è in grado di attuare, perché la correttezza e la legalità vengono meno in molte situazioni.
L’estensione “Sabino” per i comuni di Rieti, è usata nei casi di omonimia, in ogni caso, caro assessore, le ricordo che non è possibile utilizzare sotto il logo un nome diverso da quello indicato nello Statuto.
Se l’Amministrazione sente questa necessità, prima modifica lo Statuto e poi adotta l’estensione del nome che ritiene giusta.
L’esempio da lei utilizzato di San Lorenzo frazione di Collalto Sabino è calzante con quanto da me sostenuto e dalle altre tre persone che sono attente allo studio, ovvero Collalto ha l’estensione Sabino perché esiste un altro Collalto frazione di Tarcento in provincia di Udine.
Altro esempio è Paganico Sabino da non confondere con Paganico, frazione di Civitella Paganico comune della provincia di Grosseto.
E comunque caro Assessore guardi la sua carta d’identità per vedere dove è nato: è nato a Collegiove o Collegiove Sabino?

Per quanto riguarda le aree pedonali, ricordo perfettamente ciò che è stato detto in sede di Consiglio, perché la mia memoria è ancora molto vivace.
Al di là delle presenze dei residenti e delle presenze di bambini e anziani, lei con le sue esternazioni, ha ammesso che era doveroso limitare la pratica comportamentale di “alcune persone anche di una certa elevata e profonda cultura etico-sociale, di parcheggiare continuamente nei pressi delle proprie abitazioni, impedendo l’accesso ad altri residenti, le operazioni consentite e il libero passeggiare di qualche visitatore”.

Ma questa necessità è stata rilevata soltanto per l’area di Via Roma, peraltro non ricadente nel centro storico come dichiarato nella Delibera di giunta n. 1 del 7.2.2025, ricorda?
Nelle altre aree, ugualmente abitate da residenti non si sente la necessità di apporre cartelli di divieto?
Come mai non sono state fornite alla scrivente le planimetrie per conoscere gli spazi dove è consentito parcheggiare?
Per quanto riguarda la toponomastica stradale comunale, la ringrazio di avermi informato sui suoi studi, ma ciò che lei ha studiato non è applicabile ovunque.

Avrebbe dovuto innanzitutto fare uno studio dei paesi limitrofi per vedere in che modo sono state realizzate le targhe e la sfido a trovare targhe in travertino, e in ogni caso la sostituzione mette in evidenza la “Cancel Culture”: la Cultura della Cancellazione. Cancellazione di cosa? Semplicemente, cancellazione di qualcuno o di qualcosa del passato.
Le Motivazioni?
Sicuramente le più svariate, ma sempre legate al POTERE oppure alla semplice mancanza di rispetto verso gli altri.
Per quanto riguarda la mia non partecipazione in paese come motivo per non suggerire ciò che sembra opportuno, non mi sembra che alcune presenze in paese di consiglieri di maggioranza facciano di meglio per i cittadini. Ancora una volta le reazioni da fanciulli, che lei conosce bene, vengono proprio dall’Amministrazione e dai suoi consiglieri di maggioranza, che manifestando la necessità di interventi per dissesto idrogeologico nella parte NORD del paese, mettono in evidenza agli Ispettori il cantiere in difetto di specifico mandato di affidamento ai lavori.

Un’Amministrazione che vuole portare avanti un rinnovamento è attenta alle regole per raggiungere gli obiettivi:
LE OPERE SONO BLOCCATE!!!!!
Una cosa gravissima, un gesto di arroganza e strafottenza senza considerare le norme, un pessimo esempio per i cittadini.
Parcheggio multipiano?
Egregio Assessore è così che lo avete chiamato nelle Determine e nei documenti giustificativi per il pagamento della fattura n. 1/2025 al geologo Dott.ssa De Leo, non ricorda?
Trova che ce ne sia la necessità?
Il silenzio è assordante?
No il silenzio è tombale, perché quando il paese non è frequentato da giovani e bambini il paese è morto, e l’Amministrazione con il suo comportamento ne ha le responsabilità: ha preferito il cemento al verde, non ricorda l’area attrezzata per i bambini che avrebbe dovuto essere sistemata e non trasformata in area ecologica? A proposito, gentile Assessore, aspetto ancora risposte sull’Albergo Diffuso!
Quei 5 piccoli appartamentini di proprietà comunale, bloccati dal 2022 da un contratto che prevedeva canoni e ristrutturazioni a carico degli affittuari. Di quello nessuno ne parla! Mi sa dare qualche risposta illuminante?
Bagni chimici, mi meraviglio di lei caro Assessore così attento, a parole, al verde ma negligente nella necessità di bagni chimici per 150-160 persone in un bosco per due giorni.
A tal proposito come mai non mi è stata fornita l’autorizzazione richiesta per il soggiorno di questo nutrito gruppo scout? Volevo confermarle gentile Assessore che continuerò a informare il paese è a rispettare il mandato conferitomi nonostante i tentativi di silenziamento e manipolazione della realtà dei fatti.

Un’ultima cosa: mi è stato riferito che la ricordano per la sua relazione in Consiglio in qualità di capogruppo, quando ci fu la decadenza dei consiglieri, costata 20.000€ e che è uno dei pochi Sindaci che non è stato rieletto nella successiva tornata neanche come consigliere di minoranza.
Mi dispiace caro Assessore ora glielo dico io, mi faccia il piacere di tacere”.