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Centauri sulla Tiburtina, sindaci chiedono massima prudenza

CARSOLI – Il tratto della Tiburtina che va da Arsoli, Carsoli, Sante Marie e Tagliacozzo continua ad essere protagonista di un problema ormai ricorrente: l’alta velocità delle moto che specialmente nei fine settimana imperversano nel territorio. Ma anche il tratto della vecchia Tiburtina Valeria, che da Carsoli collega Colli di Monte Bove e poi da Roccacerro conduce a Tagliacozzo non è da meno. Con la bella stagione in particolare e soprattutto nei weekend ogni anno torna in auge il rischio incidenti. Analizzare il problema non significa necessariamente dover o voler puntare il dito contro qualcuno in particolare, ma è indubbio che il problema c’è.

Un coordinamento interforze di Polizia Stradale e Carabinieri ha attivato task force di controlli, telelaser, pattugliamenti, con comminazione di sanzioni anche pesanti durante i controlli, ma i raid proseguono. L’elenco dei morti su strada, dei feriti gravi in questo tratto di Tiburtina è lungo purtroppo. E si deve agire in prevenzione. In particolare si registra la presa di posizione dei sindaci di Tagliacozzo (Giovagnorio), Sante Marie (Berardinetti) e Carsoli (Marcangeli) come riportato dal quotidiano “Il centro” di ieri.

Giovagnorio punta il dito sulla sproporzione tra la gravità del fenomeno e gli strumenti a disposizione degli enti locali. Berardinetti invece dice di non condannare i motociclisti, i quali sono bene accetti nel territorio, ma a condizione che si rispettino regole e limiti di velocità.

Alessandro Marcangeli, invece punta a sensibilizzare l’Anas, ritenendo che oltre alla Tiburtina esterna il problema coinvolga anche il centro urbano della città di Carsoli. “Abbiamo chiesto maggiori controlli nei giorni critici  – afferma il primo cittadino.