ROMA – Con le note di Bella ciao dal sassofono di Paolo Fresu si è conclusa la manifestazione a Piazza San Giovanni, iniziata con un corteo da Piazza Vittorio, a favore della Palestina i 4 leader dei partiti organizzatori, rispettivamente Elly Schlein (Pd), Giuseppe Conte (M5s), Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni (Avs), hanno salutato i tanti presenti – 300mila secondo gli organizzatori – facendo appello a recarsi alle urne per il referendum di domani e dopodomani. “Andate a votare”, hanno scandito all’unanimità anche in risposta al coro dei presenti “unità, unità”. Secondo gli organizzatori erano “oltre 300mila” in piazza.
Centinaia di bandiere che hanno accompagnato la marcia, molte di partito ma altrettante riportanti i colori della Palestina. Alla testa del corteo i leader, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Più tutta una serie di parlamentari ed esponenti dei tre partiti. A scandire l’avvio del corteo, l’immancabile ‘Bella Ciao’ accompagnata da scroscianti applausi.
Sotto un sole cocente, migliaia di manifestanti hanno scandito slogan a favore della “Palestina libera”. Tanti i cartelli, dal de andreiano, ‘anche se vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti’, a ‘stop al genocidio a Gaza’. Non mancano critiche alla stampa: ‘Cari giornalisti, non è una guerra ma un genocidio’, si legge su un cartello. Quindi, ‘Fuori i sionisti dal Pd e ‘I bambini devono inseguire i propri sogni non scappare dalle bombe’ in riferimento alla strage di minori messa in atto dall’esercito israeliano ormai da oltre un anno e mezzo (più di 20mila bambini morti). Alla guida del corteo anche l’Anpi con proprio vessillo. Tra la folla anche una bandiera di Israele e una con i colori della pace e la stella di David al centro.
“E’ un’enorme risposta di partecipazione per dire basta al massacro dei palestinesi e ai crimini del governo Netanyahu. E’ un’altra Italia che non tace, come fa il governo Meloni. E’ un’Italia che vuole il riconoscimento dello Stato palestinese ed questa è l’Italia che vogliamo”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.
“Questa è la piazza più bella del Paese e siamo qui per dire basta al massacro” da parte “dell’esercito israeliano. Dobbiamo alzare la nostra voce, il mondo non può stare a guardare. Non può farlo l’Ue e non può farlo questo governo codardo di Giorgia Meloni. Israele con la sua pulizia etnica sta violando ogni norma del diritto internazionale umanitario. Chiediamo un embargo totale di armi da e verso Israele perché non vogliamo essere complici”.
“Meloni ascolti questa piazza e riconosca lo stato di Palestina. I Palestinesi non sono da soli, le loro vite contano. Palestina libera e due popoli e due stati. voi oggi mostrate un’altra Italia rispetto a questo governo, un’Italia che non tace e vuole la pace”.
“La nostra condanna verso Hamas non può essere più netta ma questo non può giustificare il massacro di 15mila bambini palestinesi, non può giustificare la punizione collettiva di un intero popolo. Anche io lo ripeto, la nostra critica ai crimini a Netanyahu non è antisemitismo, il cui contrasto è nel nostro dna, lo stesso non si può dire di qualche sezione giovanile del partito di governo. Basta con questi odiosi doppi standard sulla violazione del diritto internazionale”, conclude.

“Questa è la piazza dell’umanità contro uno sterminio sistematico che va avanti da 20 mesi con tanti governi, a partire da quello italiano, che stanno facendo finta di non vedere e ancora oggi balbettano. Ci sono misure concrete nella nostra mozione unitaria da cui parte questa iniziativa. La presenza di tantissimi cittadini oggi è il segno che l’opinione pubblica e gli italiani non ci stanno più. Stop a questo sterminio”. Lo dice il leader del M5s Giuseppe Conte alla manifestazione di Roma.
“Tutti i genocidi iniziano con le parole, parole che criminalizzano le vittime. Ma le parole servono anche a resistere. È giusto chiamamare le cose col loro nome. Bisogna riconoscere che a Gaza è in corso un genocidio perché è l’unico modo per fermarlo. Parlare di crisi umanitaria, è allontanarsi dalla verità. Il nostro divere morale in questo momento non è proteggere i lobbisti e l’establishment, ma salvare le vite umane”. Lo dice la giornalista palestinese Rula Jebreal dal palco di piazza San Giovanni.
“Siamo di fronte a un governo che per 20 mesi ha messo una mano davanti agli occhi per non vedere. Non ha fatto l’unica cosa che doveva fare, mettersi una mano sulla coscienza. Sapete perché è accaduto? Perché i palestinesi sono poveri. Tutto quello che sta accadendo lo chiamiamo in un solo modo: genocidio. Ora il governo inizia a dire che 60mila morti sono troppi? Perché 30, 40 o 50mila erano pochi? Nonostante questo il governo ancora non vuole interrompere la cooperazione internazionale con Israele. Non è questo il Governo che ci rappresenta, voi non siete questo e oggi lo state dimostrando”.
Così dal palco di piazza San Giovanni il leader M5s, Giuseppe Conte. “Noi- prosegue Conte- l’accusa di antisemitismo la respingiamo con forza. Non è un’accusa accettabile, condannare il governo di Netanyahu non si chiama antisemitismo, si chiama umanità. Voi siete la piazza dell’umanità”.
“Roma vuole la pace. Quella di oggi è una bellissima manifestazione che ha visto una straordinaria partecipazione contro l’inaccettabile strage di civili a Gaza. Una piazza che a gran voce chiede il cessate il fuoco immediato, il rilascio degli ostaggi e una pace giusta basata sul principio due popoli e due Stati e il rispetto del diritto internazionale”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a margine della manifestazione ‘In Piazza per Gaza’. (www.dire.it – Agenzia Dire)