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Bruciano la statua di Cristo Redentore nel cimitero di Elice, il sindaco: comunità profondamente turbata

Elice. Incendiano la statua di Cristo Redentore nel cimitero di Elice, caccia ai responsabili. Dopo l’episodio che si è verificato ieri a Città Sant’Angelo dove è stato incendiato il portone di una chiesa, nel cimitero di Elice, a circa 15 chilometri di distanza, ignoti hanno tentato di dare fuoco alla statua di Gesù eretta in onore e ricordo delle vittime del covid all’interno del campo Santo. La sera di venerdì era stata incendiata un’edicola votiva sempre nel comune di Città Sant’Angelo, episodi preoccupanti che stanno turbando la popolazione.
“Nel primo pomeriggio di oggi (ieri, ndr), ha dichiarato il sindaco di Elice Gianfranco De Massis, “un incendio doloso ha colpito la statua del Cristo Redentore nel cimitero di Elice, simbolo di speranza e ricordo per le vittime della pandemia. Fortunatamente, l’incendio ha causato solo danni parziali. La comunità è profondamente turbata da questo atto vandalico e chiede giustizia per preservare il rispetto e la memoria dei defunti. Le autorità hanno avviato un’indagine per identificare i responsabili. Chiunque avesse avvistato movimenti o veicoli sospetti nella zona del cimitero tra le ore 14:00 e le ore 16:30 è pregato di contattare le autorità per fornire dettagli utili.
Confidiamo nella collaborazione della cittadinanza affinché si riesca a perseguire gli autori di questo ignobile atto. La statua, eretta come tributo alle vittime del Covid-19, rappresenta un simbolo di solidarietà e speranza per la comunità. Simili atti vanno fortemente condannati in quando offendono la comunità cristiana, i defunti e i congiunti di coloro che riposano in un luogo considerato SACRO da tutti noi”. Nella mattinata di oggi il primo cittadino di Città Sant’Angelo ha convocato una riunione in Comune sulla sicurezza.

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