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La Basilica di Santa Maria Maggiore: Un Faro di Fede tra Storia e Eternità

Roma – Nel cuore della Città Eterna, su uno dei sette colli di Roma – l’Esquilino – si erge maestosa la Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche papali e tra le più antiche chiese dedicate alla Vergine Maria. Fondata nel V secolo, sotto il pontificato di Papa Sisto III (432–440), la basilica fu costruita in seguito al Concilio di Efeso del 431, che confermò il titolo di Theotokos (Madre di Dio) per Maria. Santa Maria Maggiore nacque così come un inno di pietra alla maternità divina della Vergine.

La basilica ha attraversato i secoli preservando la sua dignità solenne e la sua bellezza architettonica, pur venendo arricchita e rimaneggiata da vari pontefici. È celebre per i suoi mosaici paleocristiani, che ornano sia l’arco trionfale che la navata centrale, e per il celebre Sacco di Roma del 410, immortalato nella memoria del popolo romano con la devozione mariana rafforzata proprio da questo luogo.

Uno degli elementi più venerati è la Culla della Natività, una reliquia conservata nella cripta dell’altare maggiore, che si dice contenga frammenti della mangiatoia di Betlemme. Non meno significativo è il campanile, il più alto di Roma (75 metri), risalente al XIII secolo, simbolo riconoscibile della basilica.

L’Ultimo Riposo di Papa Francesco

Nel solco della sua secolare storia, la basilica ha accolto nel 2025 un nuovo, illustre ospite. Dopo una vita spesa al servizio dei poveri, della pace e della misericordia, Papa Francesco è spirato il Lunedì dell’Angelo presso Casa Santa Marta, la residenza che non abbandonò mai durante il suo pontificato, in fedeltà al suo stile sobrio e vicino al popolo.

Secondo le sue volontà, semplici ma dense di significato, il pontefice è stato sepolto proprio nella Basilica di Santa Maria Maggiore, ai piedi dell’icona della Salus Populi Romani – l’effigie mariana più amata da Papa Francesco, davanti alla quale si recava in preghiera prima e dopo ogni viaggio apostolico. È lì, in quella cappella silenziosa, che ora riposa, tra i mosaici dorati e le antiche colonne, accanto ai santi e ai pontefici che hanno fatto la storia della Chiesa.

Il suo sepolcro, essenziale, riporta solo una croce, il suo nome e le parole del cuore “Miserando atque eligendo” – il motto episcopale che ha segnato tutto il suo cammino spirituale.

Una Basilica, Una Testimonianza

Santa Maria Maggiore non è solo un monumento, ma un testimone vivente della storia della cristianità. La sepoltura di Papa Francesco ha rinnovato l’interesse dei fedeli per questa chiesa millenaria, divenuta ora anche luogo di memoria per un papa del nostro tempo, profeta della misericordia e dell’umiltà.

Attraverso le sue navate, ogni passo riecheggia secoli di fede, arte e umanità. E da oggi, anche l’eredità spirituale di Papa Francesco, pontefice del dialogo e dell’incontro, veglia su Roma da quella basilica che lui stesso considerava un rifugio dell’anima.