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Parità di genere a Nespolo: la minoranza scrive al Presidente della Repubblica

NESPOLO – Prosegue con determinazione la battaglia del GRUPPO CONSILIARE FORZA NESPOLO CAMBIAMO per la parità di genere nel Comune di Nespolo.
Il Capogruppo Emanuela Sanzi, insieme ai Consiglieri Antonio Appi e Raffaella Sanzi, si è rivolta alla cortese ed illustre attenzione
del Presidente della Repubblica Italiana
On. Sergio Mattarella
del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno
On. Wanda Ferro,
del Capo di Gabinetto Ministero dell’Interno
Dott.ssa Maria Teresa Sempreviva,
del Capo di Gabinetto Ministero per le pari opportunità
Dr. Caro Lucrezio Monticelli e
del Prefetto di Rieti
Dr.Gennaro Capo

“Nel giorno in cui Ella festeggia il grande significato della presenza del mondo Femminile in tutta la Società, dichiara il Capogruppo Emanuela Sanzi, nel nostro  Comune, Nespolo, tale prezioso significato viene soffocato da una cultura bieca e maschilista. La situazione si è aggravata con la vergognosa rettifica di un decreto che, a nostro avviso, è offensivo verso i principi costituzionali sulla parità di genere e denota una violazione e un aggiramento di principi e valori fondamentali per la nostra democrazia.
Gravissime le affermazioni del Sindaco Cavallari, il quale non ha assolutamente alcun diritto di offendere la cittadinanza femminile del nostro comune ritenendola “non idonea a svolgere l’incarico”. ln ogni caso un assessorato esterno, non prevedendo da statuto il diritto di voto in Consiglio Comunale, non avrebbe garantito pari opportunità tra amministratori di genere femminile e maschile.Altrettanto discutibile e attaccabile la mancata disponibilità a svolgere l’incarico di tutte le donne del gruppo di maggioranza che certamente non hanno mostrato spirito di servizio istituzionale verso un paese, che da oltre dieci anni, versa in uno stato di decadimento sempre più grave e per cui le stesse hanno, liberamente e con cognizione di causa, deciso di candidarsi. Siamo in dittatura o in Democrazia?
Tutto questo ci sembra davvero insostenibile ed inaccettabile e sono queste le motivazioni che ci hanno spinto, conclude Emanuela Sanzi, a rivolgerci ad istituzioni superiori superiori affinché , il nostro disperato grido di aiuto, venga ascoltato e compreso; siamo sicurissimi della altissima sensibilità umana e istituzionale verso tematiche così importanti per il bene dei principi costituzionali che fondano la nostra Repubblica nelle sue radici più nobili.”

Di seguito al link la nota integrale:

Nota a Mattarella Parità di genere in giunta Nespolo