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11 settembre 2001: il giorno in cui il mondo cambiò

Furono 2977 le vittime (esclusi i 19 dirottatori), oltre 6000 i feriti. L’11 settembre del 2001 è ricordato come il giorno del più grave attentato terroristico di sempre

ROMA – L’11 settembre 2001 è una delle date più significative della storia contemporanea. Quella mattina, gli Stati Uniti furono colpiti da una serie di attacchi terroristici coordinati che avrebbero inciso profondamente non solo sulla politica americana, ma anche sugli equilibri globali, dando inizio a una nuova fase storica.

La mattina dell’11 settembre 2001 (8:46 ora locale) un aereo civile si schiantò sulla Torre Nord del World Trade Center a New York. Sguardi fissi sugli schermi della tv, mentre i media di tutto il mondo interrompevano le trasmissioni per trasmettere le immagini della tragedia. Subito si susseguirono ipotesi e teorie, ma la nebbia durò poco. Inaspettato e crudele ciò che accadde dopo: alle 9:03, il volo United Airlines 175 colpì la Torre Sud. Lo schianto avviene in diretta, davanti agli occhi del mondo.

Meno di 15 minuti dopo che i terroristi colpirono il centro nevralgico militare degli Stati Uniti, l’orrore di New York prese una svolta catastrofica quando la Torre Sud del World Trade Center collassò in una massiccia nuvola di polvere e fumo.

Nel frattempo, un quarto aereo veniva dirottato. A bordo del volo United Airlines 93, che aveva lasciato l’aeroporto internazionale di Newark nel New Jersey alle ore 08:42, i passeggeri erano venuti a conoscenza di quanto accaduto a New York e Washington, tramite cellulare e chiamate di amici e parenti.
L’aereo si schiantò in un campo rurale in Pennsylvania occidentale alle 10:03.

Nessuno sa cosa accadde con precisione a bordo di quel volo, probabilmente diretto verso il Congresso a Washington. Dalla scatola nera, sembra siano stati i dirottatori stessi a far precipitare l’aereo, per evitare che i passeggeri prendessero il controllo della cabina di pilotaggio.

2977 le vittime (esclusi i 19 dirottatori), oltre 6000 i feriti. L’11 settembre del 2001 è ricordato come il giorno del più grave attentato terroristico di sempre.

Gli attentati segnarono l’inizio della cosiddetta “guerra al terrorismo”, dichiarata dal presidente George W. Bush. Ne derivarono due guerre: in Afghanistan, per abbattere il regime dei Talebani che ospitava Osama bin Laden, e in Iraq, con l’obiettivo dichiarato (e controverso) di eliminare armi di distruzione di massa.
Parallelamente, gli Stati Uniti e molti Paesi occidentali introdussero nuove misure di sicurezza e di sorveglianza, con impatti significativi sulle libertà individuali.

Ogni anno, negli Stati Uniti e in molte altre parti del mondo, l’11 settembre viene ricordato con cerimonie solenni, momenti di silenzio e iniziative di solidarietà. A New York, sul luogo delle Torri Gemelle, è stato costruito il National September 11 Memorial & Museum, che custodisce le storie delle vittime e dei soccorritori.