The news is by your side.

Cerimonia a Carsoli; intitolata a Mons. Raffaele Manari la piazzetta di via Roma

manari 1
La targa che dedica la Piazzetta a Mons. Manari

Carsoli. Si è svolta questa mattina la cerimonia ufficiale che di fatto ha intitolato a Mons. Raffaele Manari la piazzetta di via Roma antistante l’edicola. La targa è stata scoperta dal Sindaco Velia Nazzarro, unitamente a Enzo Lucarelli quale presidente del Centro Studi dedicato per l’appunto a Raffaele Manari. Il sindaco ha ripercorso la storia di Manari, che era nativo di Carsoli e che si è affermato nel mondo cristiano-cattolico e della musica portando lustro alla comunità che gli aveva dato i natali. Per anni questa figura è stata dimenticata e poco esaltata, e solo qualche anno fa grazie all’attivismo di Enzo Lucarelli, giornalista ed ex sindaco di Carsoli ha fatto sì che la storia di Manari entrasse a far parte a pieno titolo dei bagagli culturali della nostra comunità locale. Lo stesso Lucarelli, nel suo discorso ha ringraziato i sindaci che si sono susseguiti nel corso delle varie legislature, Mazzetti, D’Antonio, il Commissario Prefettizio, e poi l’attuale Sindaco Nazzarro per la sensibilità e la disponibilità mostrata verso la figura di Manari e le iniziative ad esso correlate.

manari 3
Il Sindaco di Carsoli durante il suo discorso
manari 4 comune
Il Presidente del Centro Studi Manari Enzo Lucarelli, con l’amministrazione Comunale

 

 

 

 

 

 

 

 

raffaele manariMONS. RAFFAELE MANARI (Carsoli, L’Aquila 21-IV-1887; Roma 21-IV-1933)

Trasferitosi a Roma, studiò nel seminario vaticano prendendo lezioni private da Remigio Renzi; nel 1913 conseguì il diploma al Liceo Musicale “S. Cecilia” di Roma. Subito fu incaricato di insegnare organo complementare e legislazione ecclesiastica presso la Scuola Superiore di Musica Sacra, divenendo titolare dopo la pausa della guerra. Dalla sua scuola uscirono, tra gli altri, F. Vignanelli, F. Germani, A. Volpi.
E’ noto il suo interesse per la ricerca sulle musiche “storiche”, come pure l’apporto fondamentale nel definire la fisionomia dell’organo moderno. Fu grande il suo ruolo nell’Adunanza di Trento nel 1930.
Progettò il grande organo per la Scuola Superiore di Musica Sacra e lo inaugurò il 22 marzo 1933 poco prima di morire.
Scrisse poco e solo per il concerto.