The news is by your side.

Turista sviene e danneggia opera di Guido Reni, Galleria Borghese: “Subito intervento, ma resta in mostra”

"Il restauro definitivo al termine dell'esposizione e poi andrà a palazzo Braschi"

ROMA – Attimi di paura alla Galleria Borghese. Una turista stava visitando la mostra di Guido Reni quando ha avvertito un malore ed è svenuta. Secondo quanto riferisce ‘Il Messaggero’, la donna, cadendo a terra, ha urtato un’opera dell’artista bolognese lacerandola. Si tratta dello stendardo processionale ‘San Francesco riceve le stimmate’, commissionato nel 1610 a Guido Reni dalla Confraternita delle Sacre Stimmate di San Francesco di Campagnano Romano. Un’opera rimasta sempre di proprietà privata e poi pervenuta nelle collezioni capitoline nel 1960.

“Oggi i curatori del Museo di Roma e della Sovrintendenza Capitolina si sono recati alla Galleria Borghese per verificare l’accaduto e valutare con la direttrice della Galleria Borghese, Francesca Cappelletti, i prossimi passi. I funzionari di Roma Capitale sono concordi nel rilevare che si tratta di una piccola fenditura che non ha determinato ulteriori esiti negativi sulla superficie pittorica”, si legge in una nota congiunta della Galleria Borghese e della Sovrintendenza capitolina.

“Si è deciso di fare dunque un intervento immediato per stabilizzare la situazione con delle velinature di protezione, considerando che le condizioni del dipinto non possono evolvere negativamente in quanto è stabile. Pertanto- si legge- il dipinto rimarrà esposto fino al termine della mostra, previsto per il prossimo 22 maggio. Un intervento definitivo sarà realizzato all’indomani della chiusura. L’occasione sarà molto utile per approfondire gli studi sul dipinto, in particolar modo sulla tecnica e sul supporto, e aggiornare gli interventi di restauro con una revisione conservativa completa. Al termine dell’intervento di restauro il dipinto, che prima della mostra alla Galleria Borghese non era visibile al pubblico, potrà essere esposto nelle sale di Palazzo Braschi”. (www.dire.it)