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Telecamere nelle scuole di Carsoli, il sindaco Nazzarro: “facciamo chiarezza”

Il primo cittadino replica al "jaccuse" della minoranza

Carsoli – Sul tema delle telecamere di videosorveglianza nel nuovo polo scolastico di Carsoli interviene il sindaco Velia Nazzarro: “ancora una volta, e come sempre assistiamo alla strumentalizzazione di ogni cosa con il goffo tentativo di screditare l’amministrazione agli occhi dei cittadini. Unione Civica, che vive la realtà per sentito dire o raccontare perde di vista la reale causa: il vandalismo che è comunque deprecabile a prescindere, ed è questo il vero male contro il quale una istituzione dovrebbe combattere. E tutto come se noi stessimo dormendo. Va detto che nel progetto del nuovo polo scolastico non era stato previsto l’impianto di videosorveglianza, che stiamo adottando, seguendo con correttezza tutte le procedure del caso. Ricordo che a causa della pandemia, subito dopo l’inaugurazione della nuova scuola, siamo finiti in lockdown con studenti in Dad ,e solo quest’anno, da pochi giorni sono riprese le lezioni. Già nei mesi scorsi, carte alla mano, abbiamo acquisito preventivi sull’impianto, poichè le cose vanno fatte con trasparenza ed ora si è arrivati all’affidamento del servizio.

Oltre a questo, come ricordato dal vice sindaco Lugini, è attiva una rete di videosorveglianza su aree critiche del centro cittadino e di  altre zone del territorio, la cui ubicazione, per ovvi motivi non può essere resa nota. Tralaltro va ricordato ai saccenti consiglieri di minoranza che non è vietato frequentare il comune, presso il quale accedono solo per partecipare, quando si e quando nò ai consigli comunali senza mai apportare un contenuto, una proposta concreta. Perchè amministrare è fatica, costanza e passione per il proprio paese. Non comprendiamo pertanto a cosa serva tutto questo livore, tutta questa voglia di fare polemica che però non raccoglie nessuno, si è risposto solo per onore della verità. Quando al vandalismo, parliamone così come dei tanti problemi e disagi quotidiani che affliggono il nostro territorio e ci si impegni a trovare soluzioni nel tessuto sociale e non solo puntando il dito”.