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Successo a Tivoli sul palco del Giuseppetti per il centenario della morte di Proust

Tivoli – Al di sopra di ogni aspettativa la riuscita della commemorazione del Centenario della morte di Marcel Proust ieri a Tivoli. Lo ha reso noto Maria Antonietta Coccanari nella seguente articolata nota social:
“Vedere piena la grande sala del Cinema Teatro Giuseppetti, sentire la partecipazione di straordinaria intensità di un pubblico non solo Tiburtino ma intervenuto da ogni dove, la lettura del Saluto dell’ Ambasciata di Francia (dove avveniva in contemporanea la celebrazione ufficiale in Italia) da parte del presidente del nostro Rotary Gianfranco Dragone, l’Introduzione del principe Urbano Barberini Colonna di Sciarra Riario Sforza già inimitabile Assessore alla Cultura del Comune di Tivoli, di cui auspichiamo ardentemente il ritorno, il registro elevatissimo delle relazioni dello psichiatra psicoanalista Elio Sena e del critico cinematografico regista Mario Sesti, la conduzione brillante del socio Raffaele Alliegro caporedattore del Messaggero che ha anche letto la relazione generosamente inviata dal chiarissimo prof. Giuseppe Di Giacomo impossibilitato a presenziare purtroppo per un delicato motivo di salute, la consegna del Premio Rotary allo studente Danilo De Santis dell’istituto Rosmini da parte del past Governor del Distretto Rotary 2080 Giovambattista Mollicone per il miglior elaborato sulla Cultura francese, la raffinatissima rappresentazione teatrale ALBERTINE O DELLA GELOSIA di Alma Daddario con i favolosi Gianni de Feo (la nostra amicizia indissolubile iniziò trent’anni fa proprio nella sua interpretazione di Proust in un’altra pièce al Teatro Stanze Segrete a Roma), Carmen Di Marzo, Paola Perini, il M.o Carlo Gizzi con la incantevole figliola al violino, hanno reso la serata unica e indimenticabile.
È stato per me bellissimo ricordare anche il mio professore di Francese Pasquale Luciani alla presenza dei familiari, e il Premio appena ricevuto a Lerici, per uno studio originale su Proust e Mario Soldati, da Antonio Capitano direttore dell’Ufficio Cultura del Comune di Tivoli (che con la signora Marianna mi ha omaggiata con una magnifica teiera proustiana) rappresentato anche dalla cara Luisa Galeone Coordinatore per le attività culturali, e gioire per l’emozionante apparizione in sala del Sindaco Proietti e del Segretario del nostro Vescovo, Alain Vidal di Parigi.
Io ho voluto giocare indossando le scarpe rosse come Oriane de Guermantes in uno dei passi più famosi della Recherche, ma per me il momento davvero emozionante è stato quello della sorpresa da tempo annunciata: ho scoperto e svelato agli astanti il legame che lega intimamente Tivoli alla Recherche: i protagonisti Guermantes discendono dai Lusignano, la più pura nobiltà di Europa, fondata nella leggenda dalla Fata Melusina alla quale il romanzo dedica un ricordo. Noi abbiamo l’onore di averne a Tivoli gli esponenti nei conti Lolli principi di Lusignano, con noi nella manifestazione. Nella Recherche il duca di Guermantes afferma che ogni altra nobiltà è “gente da poco, a petto dei Lusignano, re di Cipro, da cui noi discendiamo in linea retta”.
Lo studente, con loro, con rappresentanti del Rosmini e del Rotary, con i relatori e artisti, è stato infine festeggiato a casa mia con una piccola cena preparata sulle ricette contenute nella Recherche dove abbiamo avuto, dulcis in fundo, la felicità dell’arrivo per il brindisi finale, del socio Osman Ozot con la moglie Claudia Conversi e due ospiti di Genova, reduci dai festeggiamenti per l’anniversario dei ragazzi del Rotaract presieduto dal carissimo figlio Alberto al quale rinnoviamo l’augurio affettuoso per un anno splendente.
Tantissime le manifestazioni di ammirazione e affetto, e l’invito ad offrire a Tivoli nuove manifestazioni di eccezione.”