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Roma Capitale si muove per velocizzare la lenta burocrazia sulla cittadinanza

ROMA – Con il voto di gran parte dei gruppi consiliari l’Assemblea Capitolina ha approvato una mozione che impegna Sindaco e Giunta a sollecitare il Parlamento per una positiva conclusione dell’iter della nuova legge sulla cittadinanza.

L’intento è garantire a donne e uomini, bambine e bambini che vivono in Italia – figli di genitori non italiani – il riconoscimento della cittadinanza italiana mediante procedure più eque, inclusive e rapide di quelle attuali. Anche Roma Capitale dovrà potenziare i procedimenti in atto per l’acquisizione della cittadinanza da parte dei neo-diciottenni figli di genitori non italiani e degli stranieri presenti sul territorio.

Altro impegno per il Campidoglio: rendere più forte e capillare l’informazione ai cittadini stranieri, nei 6 mesi precedenti il compimento dei 18 anni, sull’opportunità di assumere la cittadinanza entro il diciannovesimo anno di età. Una possibilità, questa dell’informazione, che la normativa in vigore già contempla e affida come compito ai Comuni.

Tra le richieste avanzate, anche l’istituzione di una cerimonia pubblica da tenersi il 17 marzo di ogni anno, in occasione della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”, dedicata ai diciottenni che hanno acquisito la cittadinanza italiana e che potranno ricevere, nel corso della cerimonia stessa, la Costituzione della Repubblica e lo Statuto di Roma Capitale.