The news is by your side.

Panchina rossa a Carsoli contro la violenza sulle donne

Alla cerimonia inaugurale il presidente del Comitato Croce Rossa Italiana di Carsoli Luciano Camerlengo: «Insegnamo ai nostri figli il rispetto»

 

CARSOLI – Domenica 24 novembre, alla rotatoria di congiunzione tra via Roma, via L’Aquila e via Valeria, nel cuore di Carsoli, si è tenuta la cerimonia inaugurale della “panchina rossa”, per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che cade ogni anno il 25 novembre. Un’iniziativa voluta dalla Croce Rossa Italiana Comitato di Carsoli, per lanciare un messaggio positivo di solidarietà, di conforto e di speranza verso tutte le donne vittime di violenza.

La cerimonia di inaugurazione

All’inaugurazione della panchina rossa erano presenti il presidente del 118 di Carsoli Luciano Camerlengo insieme ai volontari della Croce Rossa – ognuno dei quali aveva stampato simbolicamente sul viso una goccia di sangue – e il sindaco Velia Nazzarro. Camerlengo ha voluto sottolineare il significato simbolico e sociale del colore rosso. «Il rosso è il colore del sangue, della violenza, delle donne che hanno perso la vita per femminicidio, è il colore della morte. In Croce Rossa però il sangue è accomunato anche alla donazione. Quindi non è solo simbolo di morte, ma anche del donare se stessi per salvare una vita».

Un invito a fermarsi a riflettere

Il rosso come il colore del sangue ha, dunque, un significato duplice: di morte e di vita, di disperazione e di speranza, di violenza e di aiuto. «La panchina rossa – precisa Camerlengo – non deve essere soltanto un simbolo che permane su questa piazza, ma deve ricordarci, ogni volta che passiamo qui, di quante persone ogni giorno sono coercizzate nella loro libertà di pensiero, di vita, di lavoro. Partiamo dalle famiglie: insegniamo ai nostri figli a non sopraffare e giudicare l’altro, che sia uomo o donna. Insegniamo loro il rispetto».

A conclusione della cerimonia inaugurale è intervenuta il sindaco Velia Nazzarro: «La panchina rossa è un invito a risvegliare la coscienza sociale su un tema molto delicato. Per quanto ormai faccia parte della nostra quotidianità, deve ricordarci che non ci dobbiamo abituare alla violenza. La speranza è che le persone che ogni giorno passano di qui possano per un attimo fermarsi a riflettere».

La panchina rossa 1522

Già in molti comuni d’Abruzzo sono state installate delle panchine rosse per ricordare il 25 novembre. E da oggi anche Carsoli ha la sua panchina contro la violenza sulle donne. Un segno visibile di denuncia sociale e di aiuto. Il rosso è il colore del sangue versato da tutte le donne vittime di violenza e femminicidio, ma è anche il colore dell’allarme, un monito ad agire prima che sia troppo tardi. Sulla panchina è riportata una targa con impresso il numero nazionale antiviolenza e stalking, il 1522. Un servizio pubblico e gratuito attivo 24 ore su 24, dove ogni donna che si senta minacciata o in pericolo possa trovare la certezza di ricevere aiuto e non sentirsi più sola.