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La conca intermontana di Carsoli-Oricola, la storia nella carta geologica d’Italia

Carsoli – In seguito ad eventi sismici avvenuti a Rocca di Botte, sia alcuni giorni fà ma preceduti da analoghe sequenze nel 2018, abbiamo approfondito la tematica grazie anche al supporto di nostri lettori. L’intervista esclusiva  che venne realizzata nel 2018 da ConfineLive al sismologo dell’Ing Alessandro Amato  ebbe a fornire un quadro sintetico ma esaustivo rispetto ad alcuni dubbi sulle caratteristiche sismiche del comprensorio carseolano e della Piana del Cavaliere. Di qui l’approfondimento di uno degli studi geologici più importanti d’Italia dedicato specificamente dall’Ispra alla conca intermontana di Carsoli-Oricola ed inserito per l’appunto nella Carta geologica d’Italia con uno specifico volume realizzato da esperti del settore in seguito ad approfonditi studi, carotaggi e indagini storico-geologiche del territorio. Da ciò ne derivano alcuni e sintetici aspetti che caratterizzano la geomorfologia territoriale.

Secondo lo studio, l’attuale conformazione della Conca intermontana di Oricola-Carsoli è da attribuire principalmente dai processi endogeni che hanno dato luogo all’emersione, al sollevamento e alla successiva disarticolazione di questo settore dell’Appennino centrale. Su questa morfostruttura, appena individuatasi a seguito della tettonica estensionale, si sono esplicate e continuano ad esplicarsi tuttora, le azioni morfogenetiche degli agenti esogeni, quali gli atmosferili, le acque correnti ed i processi legati alla gravità, che hanno rielaborato il rilievo primario con un’azione d’erosione, trasporto e sedimentazione. Quest’azione di modellamento ha dato luogo ad una serie di morfotipi caratteristici che hanno assunto aspetti peculiari anche in funzione della natura litologica e del grado di tettonizzazione delle rocce affioranti. L’intensità dei processi e la varietà delle forme da essi originate sono state, inoltre, fortemente influenzate dalle oscillazioni climatiche che hanno caratterizzato il Pleistocene, con alternanza di fasi glaciali e fasi interglaciali.

E dunque questa interessante depressione tettonica, ricca, tra l’altro, d’importanti emergenze geologiche, geomorfologiche, archeologiche e naturalistiche,  è caratterizzata come un luogo unico che va adeguatamente conosciuto, salvaguardato e valorizzato. Il volume dell’Ispra pubblicato nel 2014   ha avuto come obiettivo la delineazione di un quadro, anche se non certamente completo, ma in ogni modo abbastanza esauriente, sulla quantità e qualità dei dati geologici attualmente disponibili nei riguardi di questa conca. Dati che potranno senz’altro essere utilizzati come base di partenza per nuovi studi scientifici e per lo sviluppo di linee di ricerca future, ma anche per l’eventuale valutazione del grado di pericolosità geologica e ambientale di questi territori.Nell’area in studio il controllo della struttura, intesa in senso passivo, sulle forme del rilievo, ha condizionato l’andamentodi valli, di versanti e di linee di cresta, la persistenza disuperfici parallele alla stratificazione e ha influenzato lo sviluppo di tutti gli altri processi geomorfici.

Ad esempio, l’andamento della valle del Fiume Turano, nel tratto ricadente nell’area in esame, è fortemente controllato dalla presenza della depressione tettonica di Oricola-Carsoli, allo stesso modo la stretta valle del Fosso Fioio decorre lungo una faglia normale a direzione NO-SE. L’emissione di prodotti piroclastici medio-pleistocenici all’interno della Conca di Oricola-Carsoli, connessa ad un vulcanismo monogenico alcalino esplosivo, ha dato luogo a corpi piroclastici distribuiti in aree circoscritte della stessa. Di particolare significato per le sue dimensioni, ma anche per gli aspetti geomorfologici ad essa connessi, è la colata piroclastica appartenente all’unità dei tufi grigi di Oricola Scalo (TGO), che si estende tra la Collina Rostere e la S.S. 5 Tiburtina Valeria. La colata costituisce un corpo canalizzato all’interno di una preesistente vallecola fluviale incisa nei depositi lacustri.

“Buona parte di queste informazioni (raccolte nel VOLUME XCI della Carta geologica d’Italia n.d.r.)  – spiega Claudio CAMPOBASSO Direttore del Servizio Geologico d’Italia Dipartimento Difesa del Suolo  –  è  frutto di studi effettuati nell’ambito del rilevamento del Foglio Geomorfologico “Tagliacozzo”, di ricerche sul vulcanismo medio-pleistocenico dell’Appennino Laziale-Abruzzese, nonché di approfondimenti su alcuni temi specifici, sarebbero andate perse se non vi fosse stata l’opportunità di pubblicarle in questa monografia. I risultati del lavoro svolto, qui rappresentati ad opera dei geologi del Servizio Geologico d’Italia – Dipartimento Difesa del Suolo, vogliono contribuire a fornire una valida base di conoscenza per gli studi scientifici che in futuro riguarderanno la Conca di Oricola-Carsoli ma soprattutto aspirano ad essere d’aiuto ai liberi professionisti che, nella loro attività lavorativa, dovranno affrontare, nei confronti di questo territorio, le varie problematiche di natura applicativa”.

Con step successivi pubblicheremo altri passaggi  di approfondimento su questa tematica, e comunque per quanti vogliano avere ulteriori e maggiori esaustive informazioni geologiche sull’area in questione possono contattare la redazione inviando una mail a: [email protected]

Grazie a Cesare Alimonti per la collaborazione

Fonti citate in narrativa