Karol Wojtyla era un uomo diventato l’indimenticabile Giovanni Paolo II, il Papa che è riuscito a rimanere nel cuore di tutti per molteplici aspetti. Fu il primo papa straniero dopo 455 anni e primo pontefice polacco.É stato proclamato beato dal suo immediato successore ed è stato reso Santo in brevissimo tempo.
I miracoli attribuiti a San Giovanni Paolo II per la sua canonizzazione sono due.
Il primo riguarda la guarigione della suora francese Marie Simon Pierre a solo un mese dalla morte del Santo. Affetta dal Morbo Di Parkinson la suora si dedicava all’attività infermieristica in un ospedale francese nel reparto di neonati. L’infermità diagnosticatale nel 2001 andava a rilento inizialmente, ma dopo pochi anni la stava costringendo a ritirarsi dal suo importante aiuto infermieristico. Con la notizia della beatificazione di Giovanni Paolo II, tutte le sue consorelle si unirono nella preghiera per la guarigione della loro sorella nel maggio 2005. Nella notte tra il 2 ed il 3 giugno 2005 accadde qualcosa, la suora riprese a camminare ed i sintomi scomparvero. I giorni successivi la donna si recò dal suo neurologo che rimase più che sorpreso nel costatare l’improvvisa scomparsa di tutti i sintomi che comportava il morbo. Fu dichiarata letteralmente guarita. Soltanto nel 2011 questo miracolo è stato riconosciuto ufficialmente.
Il secondo miracolo attribuito a Papa Wojtyla avviene in Costa Rica . La miracolata fu Floribeth Mora Diaz, moglie e mamma di 4 figli , colpita da un aneurisma irrecuperabile. Era il 2011 e la donna , ormai riportata a casa senza speranze, guardando la tv il giorno della beatificazione, nonostante i suoi fortissimi dolori alla testa, insieme al marito pregava il Papa ormai deceduto, per la sua guarigione. La mattina successiva si alzò senza nessun sintomo nè dolore. Nel suo cervello non c’era più il minimo segno di aneurisma.
Entrambe le guarigioni, considerate inspiegabili scientificamente, hanno aperto la strada alla canonizzazione di Giovanni Paolo II avvenuta il 27 aprile 2014.
Sono stati scritti molti libri su di Lui ed è ricordato a livello mondiale anche per i suoi innumerevoli viaggi.
Ad ogni modo ciò che principalmente rende questo Papa indimenticabile è come Lui abbia manifestato, lungo tutta la sua vita, il volto di Cristo in terra. Ha saputo pascolare le sue pecore conoscendole a fondo una ad una, senza mai avere paura delle conseguenze delle sue azioni.
Un uomo profondamente innamorato di Dio ed immerso nel suo mistero della fede. Ha totalmente abbracciato la sua croce nell’attentato subìto il 13 maggio 1981, la cui motivazione non è mai stata chiarita completamente. Vagano ancora teorie su un complottismo a livello politico, sia teorie che considerano il suo attentatore Ali Agca, militare turco dei Lupi Grigi, un folle. Certo è che l’elezione di un papa polacco nel 1978, a soli 58 anni, rendeva evidente l’alta possibilità un papato molto lungo rispetto ad altri. In quel periodo storico questa particolarità aveva un enorme peso internazionale se si considera che la sua nazione faceva parte del blocco sovietico e che un Papa polacco avrebbe senza ombra di dubbio messo in luce la Polonia e le sue problematiche politiche. Papa Giovanni Paolo II infatti è considerato uno dei principali artefici del crollo dei regimi comunisti dell’Europa centro-orientale ed il centro fondamentale nella creazione del movimento di cambiamento e libertà della Polonia. Papa Wojtyla non si è mai voluto attribuire un minimo merito riguardo al crollo dell’impero sovietico, piuttosto aveva sempre affermato che esso sarebbe crollato per motivi filosofici. La veridicità sulle motivazioni del suo attentato rimane nascosta in un alone di mistero tipicamente italiano, mentre uno dei proiettili che colpì il corpo del Papa, per sua volontà, rimane ancora incastonato nella statua della Madonna di Fatima, poichè l’attentato avvenne lo stesso giorno in cui ricorre la prima apparizione della vergine a Fatima.