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Emorragia politica nel Pd, il giovane Simone Cococcia lascia il partito e segue Calenda

Carsoli – “Ho presentato le mie dimissioni dal Partito Democratico. Credo che il PD sia diventato un partito senza più un’anima e senza progetti per il futuro”.  Con queste parole Simone Cococcia, attivista nel Pd a livello locale e marsicano ha tracciato la sua visione politica in merito ai recenti accadimenti nazionali.  “Le trattative degli ultimi giorni con i 5 stelle, – prosegue – danno prova che si stia pensando più a risolvere i problemi delle poltrone, anziché discutere dei programmi e dei problemi che interessano il nostro paese. Ricordo che l’art.92 comma 2 della costituzione recita: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri”. Non si possono iniziare trattative con un partito parlando soltanto della poltrona di vice ministro, della poltrona di ministro dell’interno,del ruolo di Luigi Di Maio. Io credo che i primi discorsi da affrontare siano i programmi per il bene del paese e non le singole poltrone. In una settimana sì è passati dal mai con i 5 stelle, al governo con i 5 stelle. È bastata soltanto una parola di Renzi per far cadere un voto unanime di una direzione. Rimango sbalordito nel vedere la mancanza di personalità da parte di molti iscritti al partito,i quali con una settimana hanno ribaltato completamente la loro opinione sui 5 stelle. I 5 stelle per me incapaci erano prima ed incapaci sono oggi. Il partito democratico è fermo da molto tempo nelle sue guerre interne,senza proporre idee e progetti per il futuro. Credo fortemente nel centrosinistra perché penso che al populismo bisogna rispondere con un’alternativa seria che a questo punto non può essere individuata nel PD. Sono da sempre un sostenitore di Carlo Calenda,ritengo che sia una persona preparata e seria. Da molto tempo speravo in una sua scissione, perché conoscendo gli ambienti del Partito Democratico,sapevo che il suo progetto di un centrosinistra unito stile americano,in Italia era impossibile da mettere in atto. Naturalmente da italiano,qualsiasi governo si venga a formare, mi auguro che possa fare il bene del paese”.