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Dalla Valle dell’Aniene il grido di allarme sull’utilizzo delle mascherine a scuola

Grande preoccupazione di Fare Verde per la decisione del Comitato Tecnico Scientifico di permettere nelle scuole italiane esclusivamente l’utilizzo di mascherine “usa e getta”, difficili da riciclare e troppo spesso disperse nell’ambiente, aggravando la situazione di degrado.

Valle dell’Aniene – Per Fare Verde, impegnata in una Campagna per l’uso di quelle riutilizzabili, quella del Governo è una scelta costosa e diseducativa.

Fare Verde ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e ai Ministri di Istruzione, Salute e Ambiente, chiedendo per le scuole una adeguata fornitura di mascherine riutilizzabili e certificate, equivalenti a quelle chirurgiche usa e getta, privilegiando prodotti italiani di qualità. Anche per premiare tutte quelle imprese che già nel periodo di quarantena hanno investito per convertire le loro linee produttive, offrendo un importante contributo alla Nazione.

Stando ai numeri comunicati dal Commissario Arcuri, nel corso di un anno scolastico, si dovrebbero acquistare 2 miliardi e 200 milioni di mascherine usa e getta, da trasportare, distribuire, conferire correttamente tra i rifiuti indifferenziati e incenerire. Numeri impressionanti e uno sforzo economico, logistico e organizzativo che potrebbe essere rivolto, almeno in parte, ad altre esigenze in un momento di così grave crisi economica e di difficoltà per famiglie, imprese, istituzioni scolastiche.

Per Fare Verde, la scuola è luogo di formazione delle nuove generazioni, sempre più attente ai temi ambientali. Educare i giovani all’utilizzo di mascherine riutilizzabili informandoli anche sulle corrette procedure di lavaggio, è una importante occasione per formare cittadini attenti ad un uso razionale delle risorse naturali.

La pandemia non ha sospeso le norme che indicano la prevenzione del rifiuto come migliore opzione e l’eccessiva produzione di rifiuti rappresenta anch’essa un fattore di peggioramento della qualità ambientale, con conseguenti rischi per la salute. Comunità Europea e Stato italiano sono impegnati con forza in una difficile transizione verso un’economia circolare volta a ridurre gli scarti da smaltire. Compito di tutti è cogliere questa sfida ogni volta che è possibile, con coraggio e determinazione. Mentre le mascherine “usa e getta” presentano gravi problemi di riciclaggio e di dispersione accidentale o volontaria nell’ambiente, quelle riutilizzabili più volte consentono di ridurre tali inconvenienti.

Condividendo la necessità di evitare il diffondersi del contagio e garantire salute e sicurezza delle persone, Fare Verde ricorda che la salute delle persone è strettamente legata alla salubrità dell’ambiente. Nessuno può pensare di restare sano in un mondo malato.

Lo rende noto: Marta Dolfi Responsabile Fare Verde Valle dell’Aniene