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Coronavirus, lavoratori abruzzesi lanciano appello a sindaci e si mobilitano: Scenderemo in piazza

L’Aquila. Nasce un comitato spontaneo di lavoratori in Abruzzo. Durante la pandemia centinaia di lavoratori del mondo della ristorazione, della cultura, del turismo, della montagna,  e di tutte quelle categorie bloccate ormai da mesi , hanno deciso di mobilitarsi contro queste continue restrizioni. Le adesioni al movimento, sono pervenute da tutta la Regione, ma in particolare, dalla provincia dell’Aquila e cioè dalla montagna abruzzese: il settore che ne ha risentito di più in questi mesi di lockdown.

“Noi chiediamo semplicemente di lavorare”, commenta un attivista del movimento, “il lavoro è la nostra dignità, basta con queste continue  prese in giro”. I partecipanti del movimento, che si identificano con l’hastag #tudachepartestai, hanno lavorato alla stipula di una carta  di 19 punti che raggruppa tutte le richieste da presentare, nei comuni di appartenenza, nelle regioni e nel governo. Una carta studiata ed approfondita da tutti i partecipanti, che presenta nozioni, facilmente applicabili dalla macchina amministrativa e per lo più anche molto scontante, ma che  purtroppo ad oggi ancora nessuno applica.

È stato costituito un gruppo su Facebook “Comitato Spontaneo Lavoratori Abruzzo” dove quotidianamente gli attivisti, aggiornano i loro amici con nozioni ed approfondimenti. “Noi non abbiamo nessun colore politico”, commentano i fondatori, “siamo aperti a tutte quelle figure che vogliono realmente aiutarci a realizzare il nostro sogno di tornare a vivere, non ci fermeremo qui, siamo pronti a presidiare anche i palazzi di governo, Basta!; il nostro appello più forte va a tutti i sindaci del territorio abruzzese”, concludono, “che ci aiutino a dar voce a questa nostra protesta”.