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Carsoli, nove anni fà la nevicata del 3 febbraio

Carsoli  – L’ultima nevicata particolarmente abbondante nella zona risale al febbraio 2012 quando la città di Carsoli si trovò a fronteggiare una delle emergenze più importanti nella storia della collettività locale. Disagi si vericarono nel capoluogo, ma anche in tutte le frazioni che si ritrovarono praticamente isolate, e con le auto ricoperte letteralmente dalla neve. E quanto accaduto nella notte tra il 2 ed il 3 febbraio 2012 approdò sulle cronache nazionali e perfino nei telegiornali. E’ la storia di una cittadina che in un batter d’occhio si trovò a fronteggiare una situazione paradossale, dovendo garantire la sua di popolazione, ma nel contempo nel coordinare una incombenza assolutamente imprevista ed imprevedibile. Fu una notte di solidarietà, di tensione, di responsabilità, dove l’istituzione locale fu al centro di storie che restano indelebili nella memoria di quanti le hanno vissute direttamente.

Già nel venerdì pomeriggio la situazione apparve difficile, ed il comune si diede subito da fare per mettere in atto un piano neve sicuramente con scarsi strumenti a disposizione. Il primo pensiero era per le frazioni, e si cercò di prevenire eventuali disagi per quanto possibile. Ma il peggio era in arrivo. Con il passare delle ore, la città di Carsoli veniva imbiancata, diventava sempre più silente, magica, ovattata. Una atmosfera particolare, con quell’aria pulita, e con la gente dietro le finestre ad osservare uno spessore che aumentava di minuto in minuto. Ma ciò che farà ricordare quella notte, fu la chiusura dell’autostrada A24 in entrambi i sensi di marcia, disposta in seguito all’intensificazione delle precipitazioni, che dopo la cena di venerdì diventavano sempre più insidiose.

Le previsioni, sicuramente meno precise di quelle attuali, pur prevedendo neve, non avevano certo evidenziato un pericolo simile, cosicchè Strada dei Parchi per evitare problemi pensò di chiudere tutto. Alle 23,00 del venerdì, ci trovammo nella condizione di dover assistere tanti automobilisti, camionisti, e gente letteralmente disperata ed in preda al panico. La colonna dei Tir spiegati, pullman di linea ebbe a formarsi già nel pomeriggio, con il blocco della circolazione dei mezzi pesanti, in una colonna che iniziava all’altezza del Centro Commerciale Carsoli 2, e  poi destinata a proseguire fino ad oltre Civita di Oricola in direzione di Roma. Una Tiburtina quindi innevata, con una corsia occupata dal blocco, e con una autostrada poi chiusa. Ad un certo punto tutte le auto vennero obbligate in uscita al Casello di Carsoli. Ma la gente non poteva certo restare al gelo in macchina, nè vi erano le condizioni per raggiungere il centro cittadino a bordo. E quindi lasciate ovunque le auto, iniziarono a dirigersi presso le strutture pubbliche. Nessuno  avvertì il Comune di quanto stesse accadendo, e quindi  si decise  di aprire le strutture pubbliche per accogliere le persone. Ciò avvenne partendo dal centro fieristico, in quanto più vicino all’autostrada, ed in pochi minuti, Carsoli fu  sommersa di persone da sistemare.

Gente che chiedeva informazioni che non sapevamo e ne’ potevamo dare. E intanto la neve continuava ad aumentare nella sua coltre, che rendeva tutto ancorpiù disagiato. La mole di automobilisti cresceva di minuto in minuto, ed alcuni pullman di linea, riuscirono a trasportare gente fino al Municipio. Vennero aperti tutti gli uffici e perfino le scuole elementari vennero aperte, e va anche ricordata  la grande disponibilità di Carlo Penna (C’era una volta)  Pizzeria Bar,  che ebbe ad aprire il locale nel cuore della notte per poter dare qualcosa di caldo alle persone, e quindi si organizzò un servizio razionato di pizza e bevande calde che diede una boccata di ossigeno a molti. 

Alcuni erano in preda al nervosismo, e se la prendevano con le istituzioni, ma c’è stata anche una grande gara di solidarietà, con persone che si sono messe ad aiutare insieme a noi. Fu una lunga notte, in cui si fusero molte storie di vita da tutti coloro che erano in viaggio.

Al mattino presto venne allestita la mensa nella scuola elementare coordinata dalla Croce Rossa, ed un innumerevole numero di pasti venne somministrato agli automobilisti bloccati a Carsoli. 

Ma tornando al mattino, la task force era tutt’altro che finita, iniziavano ad arrivare richieste di aiuto dalle frazioni, bloccate. Particolarmente disagiato, fu Colli di Monte Bove, dove non si poteva nemmeno uscire dalle porte di casa per la coltre nevosa alta oltre un metro.

Si ricorderà  la telefonata di un povero anziano, che era in preda ad una forte colica intestinale. E non c’era modo di soccorrerlo. E anche chi con una catena di solidarietà e di telefonate riuscì comunque a fargli avere quelle medicine, Veronica Caroli, compianta ed esemplare  dipendente del  comune di Carsoli  fece in modo che attraverso diverse finestre, il passaggio potesse raggiungere questo povero anziano che ebbe le sue Buscopan che calmarono i suoi dolori.  

Fu una situazione di estrema difficoltà che però ebbe a caratterizzare fortemente la zona per l’alto livello di solidarietà in una situazione particolarmente drammatica. Molte furono le testimonianze di ringraziamento che raggiunsero Carsoli proprio per la gestione di una delle più importanti emergenze degli ultimi tempi.