The news is by your side.

Cartolina: Vallinfreda (Alanvrea) nella storia

Vallinfreda – Il bellissimo borgo riprodotto in questa cartolina d’epoca, si estende a 847 metri sulle pendici del Monte Croce con una suggestiva veduta sulla Piana del Cavaliere, il Monte Velino e il Terminillo. Nonostante la scarsità di documenti che la riguardano, si pensa che Vallinfreda (nome antico Vallis frigida) abbia avuto le sue origini prima come posto militare di osservazione, poi come centro agricolo, nel IV sec. d. C., preesistendo all’epoca di S. Benedetto (vissuto tra il 480 e il 547) al quale alcuni nobili marsicani l’affidarono in signoria. Da allora e per oltre 800 anni il feudo rimane costantemente ascritto ai beni dell’Abbazia di Subiaco, come riporta il Regesto
Sublacense nei documenti del 1015 e del 1051.

Nel 1336 Vallinfreda compare tra le proprietà degli Orsini, ai quali succedettero i Colonna, che la persero per brevi periodi a favore dei Piccolomini (1473 – 1500) e nuovamente dell’Abbazia di Subiaco (1500 – 1510). Vari altri proprietari – tra cui vanno ricordati i Cenci, i Theodoli e soprattutto i Borghese –
si succedettero fino a che nel 1927 tutte le proprietà passarono al Comune. Il paese venne
saccheggiato dai briganti guidati da Fra’ Diavolo (Michele Pezza, 1771-1806) i quali
uccisero molti abitanti e diedero alle fiamme l’archivio e la biblioteca dei Bencivenga-Barbaro, famiglia che si distinse poi per la partecipazione ai moti risorgimentali.