The news is by your side.

Arsoli, al teatro La Fenice in scena: “un rifugio dalla guerra”

ARSOLI – L’Associazione Settimo Cielo e il Teatro La Fenice di Arsoli , grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Arsoli,  sono capofila del Progetto MIR (мир) – residenze per la pace,  che coinvolge 6 partner del quadrante centro sud –  Cie TWAIN Centro Produzione Danza (Lazio), Florian Metateatro – Centro di Produzione Teatrale e Arti e Spettacolo Impresa Sociale (Abruzzo) ,  AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali (Marche) , Teatro Area Nord (Campania) – che ospiteranno nell’arco di novanta giorni, a partire dal mese di maggio, le artiste ucraine Anastasiia Romanova e Anna Stativa, provenienti dalla zona del Donbass.

 

Il progetto, coordinato da Idra teatro (Lombardia) e sostenuto fortemente da altri tre coordinatori regionali – oltre a Settimo Cielo, Capotrave/Kilowatt Festival (Toscana) e Piemonte dal Vivo (Piemonte) – coinvolge una rete nazionale di solidarietà di ventisette residenze italiane dedite all’innovazione e alla ricerca dei linguaggi nel campo dell’arte performativa, che nei prossimi mesi daranno ospitalità a dieci artisti in fuga dalla guerra in Ucraina.

 

Anastasiia e Anna, performers che utilizzano linguaggi multidisciplinari, hanno iniziato il loro percorso in Italia ad Arsoli il 20 aprile e concluderanno il loro ciclo di residenza a luglio a Napoli.

 

Il progetto è stato realizzato grazie allo stimolo di IETM (il più articolato network di arti performative), e all’aiuto fattivo di Artists at risk e Ukraine Cultural Foundation che hanno contribuito all’indispensabile funzione di promozione del progetto in Ucraina.

La forza del modello italiano di residenza è sempre stato quello della diffusione capillare sui territori nella stretta connessione tra le residenze stesse. Attraverso un intenso coordinamento è stato possibile organizzare quattro gruppi su base territoriale e garantire agli artisti luoghi dove proseguire la loro ricerca, nella speranza che possano ritornare presto nel loro Paese.

 

In un periodo così fosco il progetto MIR vuole dimostrare che anche l’arte, grazie alla collaborazione e solidarietà, è capace di offrire una concreta risposta ad una crisi umanitaria senza precedenti in Europa. 

 

Si ringraziano l’amore, la passione e l’impegno delle residenze che hanno  messo in campo sia economie che competenze: Officine CAOS/Stalker Teatro, Cross Project /LIS LAB Performing arts, Festival Mirabilia, Festival T*danse- Danse et technologie,  Elsinor, Fabbrica Europa,  Teatri di vita, La Corte Ospitale, Spazio Zut,  La Mama, L’Arboreto, Armunia, Akropolis, Stalker Teatro, Olinda, Dual band, Karakorum, Teatro periferico, CSS di Udine,  Qui ed ora, Ilinx.