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Approvato a Tivoli l’assestamento di bilancio

Tivoli – Il Consiglio comunale di Tivoli riunito ieri in seduta ordinaria a palazzo San Bernardino, ha approvato la proposta di delibera inerente l’“Assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2021” proposta e presentata dall’assessore al Bilancio, alle finanze e alle società partecipate Maria Rosaria Cecchetti. La delibera è stata approvata con tutti i voti dei consiglieri della maggioranza civica presenti in aula.

Nella delibera si evidenzia che dalla gestione di competenza relativamente alla parte corrente emerge una sostanziale situazione di equilibrio economico-finanziario, così come anche per quanto riguarda la gestione dei residui. In equilibrio anche la gestione di cassa. Dalle verifiche effettuate, a oggi non emergono squilibri economici e finanziari nella gestione delle società-aziende partecipate che possano produrre effetti negativi inattesi sul bilancio 2021, fermo restando la risoluzione della questione che riguarda la sentenza relativa alle “Acque Albule”, con la quale il tribunale di Roma ha disposto il trasferimento al Comune di Tivoli della partecipazione del 36,55% del capitale sociale della società termale  condannandolo a pagare alla società 7,8 milioni di euro oltre gli interessi legali. Alla luce delle analisi sull’andamento della gestione di competenza, della gestione dei residui e della gestione di cassa (oltre che della variazione di assestamento generale di bilancio) permane una generale situazione di equilibrio dell’esercizio in corso tale da garantire il pareggio economico e finanziario. Non sono, inoltre, stati segnalati debiti fuori bilancio e, allo stesso modo, non sono emerse situazioni di criticità che possano comportare effetti negativi a carico del bilancio dell’ente, pur mantenendo l’amministrazione comunale alta l’attenzione sull’evoluzione della questione relativa alle “Acque Albule”.

 

«Ieri il Consiglio comunale tiburtino ha approvato la delibera sull’assestamento di bilancio 2021; per i Comuni si tratta di un passaggio fondamentale che a metà anno consente di verificare quanto è stato fatto rispetto alle previsioni e quanto resta da fare nella parte rimanente dell’anno», commenta il sindaco Giuseppe Proietti. «In questo importante passaggio il Comune di Tivoli ha dovuto misurarsi con un contenzioso giudiziario che riguarda le terme e nato nel 2012, il cui esito è arrivato soltanto poco più di un mese fa: è stata, infatti, pubblicata nel giugno scorso la sentenza del tribunale di Roma che obbliga il Comune di Tivoli a rispondere alla richiesta avanzata nel 2012 dal socio privato delle “Terme Acque Albule” sul rientro di quasi il 40% delle azioni della società (che erano state privatizzate nel 2000) all’interno del patrimonio comunale. Alla fine di un contenzioso durato nove anni, il tribunale ha stabilito che il Comune debba riacquistare le azioni che erano state messe sul libero mercato e acquistate dal privato 21 anni fa, tornando così in possesso del 96,55% del pacchetto azionario. L’amministrazione dovrà predisporre un piano di acquisizione attraverso la copertura dell’intera quota di 7,8 milioni (più gli interessi legali) tramite un mutuo da aprire con Cassa depositi e prestiti; a tal fine il Comune ha già partecipato a due riunioni in videoconferenza con i dirigenti dei competenti uffici di Cassa depositi e prestiti al fine di verificare la possibilità dell’avvio delle varie fasi dell’istruttoria. È comunque da sottolineare che l’esito della sentenza ha comportato un risparmio per il Comune di Tivoli di almeno tre milioni di euro, in quanto la richiesta originaria da parte del socio privato superava i 14 milioni di euro». Il sindaco ha però sottolineato che «oltre alla via dell’acquisizione ne esiste anche un’altra che si sta valutando e percorrendo da tempo: un accordo con il privato per il prosieguo di una collaborazione che nel corso di questi oltre 20 anni ha dato buon esito. La società – che sino al 2000 perdeva ogni anno tra un miliardo e un miliardo e mezzo di lire – sin dal primo anno di gestione mista ha, infatti, portato utili nelle casse comunali, consentendo alla società anche di fare investimenti. Il Consiglio comunale ha approvato l’assestamento di bilancio alla luce di un parere del collegio dei revisori dei conti in un primo momento preavvisato come negativo proprio in rapporto al potenziale impatto che questa sentenza potrebbe avere nei confronti del bilancio comunale; parere che – alla luce dei  chiarimenti richiesti e forniti dal Comune – si è modificato in “parzialmente positivo”, laddove il “parzialmente” viene riferito non ai conti, bensì alle azioni che il Comune sta ponendo e dovrà porre in essere per concludere il contenzioso. Sottolineo che nel parere dei revisori sul bilancio di assestamento 2021 non vi è alcun’altra osservazione su altri aspetti finanziari. Certo è che in poco più di un mese (il tempo cioè intercorso tra l’arrivo della sentenza e il Consiglio comunale sull’assestamento di bilancio) non si può risolvere un problema che va avanti dal 2012. Gli incontri e il confronto tra le due parti stanno proseguendo senza sosta: sino al giorno precedente al Consiglio, Comune e socio privato si sono incontrati e hanno convenuto sulla volontà di arrivare a un accordo transattivo. Torneremo a vederci ancora martedì 3 agosto».

 

Per quanto riguarda l’assestamento di bilancio e la salvaguardia degli equilibri, l’assessora al Bilancio, Cecchetti, in aula ha spiegato come le variazioni interessino maggiori spese e minori entrate che i settori hanno evidenziato e che sono in gran parte compensate da trasferimenti statali e regionali. A titolo esemplificativo i ristori per: Imu del settore turistico e pensionati all’estero; imposta di soggiorno; Cosap; Tari per le utenze non domestiche; contributi riguardanti il settore del Sociale (in particolare relativi alla disabilità gravissima e a interventi sulla povertà), per un importo totale relativo a pareggio di circa 3,5 milioni di euro. A proposito della questione “Acque Albule”, anche l’assessora al Bilancio ha ricordato che nel testo della delibera di assestamento di bilancio la sentenza del giugno scorso è citata come situazione “sopraggiunta”. La sentenza con cui il tribunale di Roma ha obbligato il Comune di Tivoli a pagare a Fincres 7,8 milioni di euro più gli interessi legali e ad acquisire il 36,55% delle azioni è arrivata, infatti, nei primi giorni di giugno 2021. «La delibera e la relazione del dirigente del settore Bilancio ponevano già», ha ribadito Cecchetti, «particolare attenzione alla sentenza: è stato indicato come il fondo rischio contenziosi che l’ente aveva accantonato per fronteggiare la situazione fosse capiente soltanto per un milione di euro. Martedì 26 il dirigente del settore ha prodotto delle controdeduzioni in risposta alla richiesta di documenti e integrazioni presentata dai revisori dei conti sabato 24, articolando sia la problematica del rischio fondo contenziosi e le difficoltà dell’ente di reperire somme superiori; sia i vincoli di bilancio che non permetterebbero di utilizzare quegli importi anche qualora fossero individuati per intero». Per quanto riguarda invece le soluzioni prospettate, Cecchetti ha spiegato che nella delibera sono state indicate le priorità: per l’amministrazione è fondamentale arrivare a un accordo transattivo con il socio privato, con cui c’è un tavolo aperto. L’assessora ha anche precisato che «il collegio dei revisori è a conoscenza del fatto che il monitoraggio del Comune di Tivoli sulla situazione generale de bilancio e nello specifico sua quelle delle “Terme Acque Albule” continuerà con una frequenza quasi quotidiana da parte degli uffici, la nostra responsabilità è di provare con tutte le nostre possibilità a risolvere il problema».