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Roma, al Museo delle Mura dal 14 novembre “Talent Prize 2021”

Una mostra dedicata al vincitore, ai finalisti e ai premi speciali della 14ª edizione del premio internazionale di arti visive

Roma – In occasione della sua quattordicesima edizione, il Museo delle Mura di Roma ospita, dal 14 al 28 novembre 2021, una mostra dedicata al Talent Prize, il premio internazionale di arti visive organizzato da Inside Art e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, di cui il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele è Presidente.

L’esposizione, dedicata al vincitore, Lucia Cantò, ai finalisti e ai premi speciali, è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Servizi museali Zètema Progetto Cultura.

La giuria del premio ha assegnato il primo premio all’opera Atti certi per corpi fragili, una scultura dell’artista Lucia Cantò, abruzzese classe 1995, la cui
ricerca artistica si orienta tra scultura e scrittura, linguaggi che attraversa in punta di piedi, con una delicatezza fatta di gesti intimi e di dialoghi sussurrati.

Il lavoro selezionato dalla giuria, in particolare, è composto da tre gruppi scultorei, ognuno dei quali è il risultato della fusione di due vasi ottenuta grazie alla collaborazione di persone care all’artista, da lei chiamate a partecipare. Ogni unità, con i suoi colori e le sue forme, è un ritratto a sé, il frutto di un lavoro collettivo nel quale l’argilla diventa collante non solo per gli oggetti presentati ma anche per le persone coinvolte. La materia si nutre pertanto di una fitta trama di affetti, andando a consolidare l’impalcatura che caratterizza l’agire scultoreo di Lucia Cantò.

Anche quest’anno inoltre la giuria ha voluto individuare, tra i finalisti, un secondo e terzo classificato, come segno di riconoscimento per una ricerca convincente e prospettica.

Si tratta di Irene Coppola (secondo posto) con l’installazione Schegge e di Azzedine Saleck (terzo posto) con la scultura Long Distance.

Irene Coppola si è aggiudicata anche il premio Speciale Emmanuele F. M. Emanuele, con l’opera Schegge: un calco in gomma siliconica realizzato dall’artista direttamente sulle lesioni delle palme mutilate di Villa Giulia e dell’orto botanico di Palermo, la cui caratteristica del fusto è di non rigenerarsi. Attraverso questo lavoro la materia plastica trattiene quella organica, le cui tracce finiscono per ricordare paesaggi ancestrali o indefiniti corpi animali.

Gli altri finalisti sono: Riccardo Banfi, con il dittico fotografico Let’s Dance / Hand (Riot), Gianluca Brando, con l’installazione qo, Giovanni Chiamenti, con la scultura Chimera, Gaia De Megni, con il video il Mito dell’Eroe, Federica Di Pietrantonio, con il video you had me at hello, Marcello Spada, con la scultura Clunk ed Elena Tortia con l’installazione miscrivo.

La selezione è stata elaborata dalla giuria composta da Peter Benson Miller, Direttore dei rapporti istituzionali e internazionali della Quadriennale di Roma, Anna d’Amelio Carbone, direttrice della Fondazione Memmo Arte Contemporanea, Luca Lo Pinto, Direttore del MACRO, Gianluca Marziani, curatore e critico d’arte, Anna Mattirolo, Delegato alla ricerca e ai progetti culturali speciali Scuderie del Quirinale, Renata Cristina Mazzantini, curatore Quirinale Contemporaneo, Chiara Parisi, direttrice Centre Pompidou-Metz, Cesare Pietroiusti, Presidente Palaexpo, Federica Pirani, storica dell’arte e responsabile del Servizio Mostre della Sovrintendenza Capitolina, Ludovico Pratesi, curatore e critico d’arte, Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli,  Sam Stourdzé, Direttore dell’Accademia di Francia-Villa Medici a Roma, Roberta Tenconi, curatrice Pirelli Hangar Bicocca Milano e Guido Talarico, direttore ed editore di Inside Art.


Come per ogni edizione, si aggiungono al vincitore e ai finalisti anche i premi speciali, assegnati dai sostenitori del Talent Prize 2021. 
I Premi Speciali assegnati dal main sponsor del premio, la Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, vanno a:  Max Mondini con l’opera Pennacchio (Premio Speciale “Emergenti”) e Shenghao Mi con l’opera Midnight cowboy (Premio Speciale “Internazionale”).

Il Premio Speciale UTOPIA, la società leader in Italia nell’attività integrata di Relazioni istituzionali, Comunicazione, Affari legali & Lobbying, è stato assegnato a Silvia Bigi per urtümliches Bild, un tentativo di processare la materia dei sogni notturni attraverso un’intelligenza artificiale per mostrarne l’immagine, spogliata dalle sovrastrutture culturali, ambientali e sociali.

Il Premio Speciale Inside Art va a Gianni Politi per l’opera pittorica Pieno di certezze e pieno di dubbi, uno studio pittorico basato sull’esercizio della ripetizione, in cui l’artista cerca di ritrarre l’immagine del padre, scomparso, con le sembianze di un altro uomo dipinto da Gaetano Gandolfi (“Studio per un uomo con la barba”), andando a indagare, così le infinite possibilità della pittura

Il Premio Speciale Fondamenta è stato assegnato a Edoardo Manzoni per la scultura Colpo di vento (Argo Maggiore), un’installazione che rappresenta un tentativo di riflettere e riscoprire l’animalità che ha sempre accompagnato l’uomo e i suoi strumenti.