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A24/A25, Strada dei Parchi vuole riconsegnare le chiavi al governo

ROMA – La situazione è in una fase di stanca. Tra questioni burocratiche, problemi quotidiani, il dito è stato spesso puntato contro la concessionaria di Strada dei Parchi del gruppo Toto Costruzioni. Poi i sindaci in trincea per evitare il caro aumenti, che però non dipendono da Sdp bensì dal governo, ossia dallo Stato. Sembra proprio allo stato attuale che alla politica abbia fatto comodo questo cuscinetto appaltatore del collegamento viario più importante del centro Italia e che da Roma arriva con la diramazione A25 in quel di Pescara e con la  A25 ai piedi del Traforo del Gransasso. In poco più di un’ora dalla capitale ci si ritrova sul mare dell’Abruzzo con scelta anche della zona.

I pedaggi: altissimi, così come altissimi i costi di gestione e tutta una vicenda burocratica legata ai piani economici finanziari, a continue richieste che la società concessionaria ha rivolto al Governo. La sensazione è orecchie da mercante della istituzione centrale dello Stato. Perfino il comune di Roviano con la  recente frana è stato lasciato un pò all’abbandono. Un piccolo borgo che si trova improvvisamente a dover fronteggiare una situazione di rischio idrogeologico per competenza territoriale. Sdp ci ha messo la pezza, ora si transita, e al rischio non ci si pensa più. Purtroppo i problemi sono destinati poi a tornare. Molto è stato fatto invece dalla delegazione degli oltre cento sindaci di Lazio e Abruzzo che hanno dato vita ad una task force di sensibilizzazione con incontri e riunioni che vanno avanti ormai da diversi anni. Ottenute proroghe sul rischio aumenti, che rischia di mettere in ginocchio anche il settore del trasporto merci. Tanto che perfino i sindacati degli autotrasportatori hanno iniziato a considerare loro interlocutori i sindaci stessi.

Strada dei Parchi è additata, ma probabilmente anche in considerazione del ruolo di Holding che è dietro Toto Costruzioni, deve aver ritenuto colmo ormai il vaso.

Basta orecchie da mercante, ed una lettera inviata a chi di competenza in sostanza dice “riprendetevi tutto voi e fate voi”. Visto che quanto necessario non viene pianificato.

Ma anche questa azione sembra essere stata recepita come un muro di gomma da parte del governo, che probabilmente sta sottovalutando molte problematiche che presto verranno alla luce.