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A Zagarolo arriva Federico Moccia con il progetto sociale “Imparare ad amarsi”

Educazione sentimentale e lotta al bullismo: il progetto è inserito nell’ambito degli “Spettacoli dal vivo nei Comuni della Città Metropolitana di Roma Capitale”

Zagarolo – Un monologo di Federico Moccia su educazione sentimentale e bullismo, un workshop sull’arte teatrale e l’educazione sociale e visite guidate a Palazzo Rospigliosi e Museo del Giocattolo: si è concluso ieri, 19 ottobre, il progetto “Imparare ad amarsi” inserito nell’ambito degli “Spettacoli dal vivo nei Comuni della Città Metropolitana di Roma Capitale”.

Un vero e proprio percorso sociale che ha visto il sostegno del MIC (Direzione Generale Spettacolo) e del Comune di Roma e il patrocinio del Comune di Zagarolo. All’evento hanno partecipato gli studenti dell’IIS Borsellino Falcone di Zagarolo e IPIA di Valle Epiconia.
“Un’iniziativa che ha permesso di guardarci dentro e condividere emozioni ed esperienze – spiega l’Assessore alle Politiche sociali di Zagarolo, Antonella Caspoli. – Lo scrittore e regista Federico Moccia, attraverso la sua voce e con l’aiuto di video e spezzoni di film, ha inquadrato tre parole in particolare – orgoglio, bullismo e amore – applicandole nel quotidiano e nei rapporti con gli altri. Un ringraziamento va innanzitutto a lui per aver scritto e aver messo a disposizione strumenti innovativi per conoscersi e conoscere gli altri e alla Consigliera alla cultura Tiziana Biolghini della Città metropolitana di Roma Capitale per aver reso possibile l’evento. Un altro sincero grazie va a Nicola Canonico – produttore dello spettacolo – per aver scelto Zagarolo come luogo di scambio e di conoscenza, alla Presidente dell’Istituzione di Palazzo Rospigliosi – Andrea Celeste Peronti – e allo staff del Museo del Giocattolo per il consueto supporto in ambito teatrale e artistico”.
Lo spettacolo ha visto la traduzione nella lingua dei segni italiana grazie alle interpreti Athena Abbas e Rebecca Parrinello.
Le foto scattate durante il workshop e le visite guidate sono di Giulia De Santis.