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A Rieti al via la seconda edizione del Festival di arte pedemontana

RIETI – La seconda edizione del Festival Arte ai piedi della montagna inizia il 19 marzo alle 18 con Phoinikes Sax Quartet. Il programma è un viaggio tra la musica colta e quella popolare passando attraverso i brani originali per quartetto di sax e i tanghi di Piazzolla o la musica da film, con uno sguardo volto al jazz e alla modernità grazie alle opere di autori contemporanei e ai pezzi scritti appositamente per l’ensemble.  Il concerto, così come tutti quelli della rassegna Arte ai piedi della Montagna, è a ingresso libero.

E’ un gruppo di giovani sassofonisti reatini ad inaugurare la seconda edizione del Festival Arte ai piedi della Montagna. Vincitori del Premio Speciale “Città di Rieti” nella seconda edizione del Concorso Internazionale di Musica Contemporanea del Reate Festival, Phoinikes Sax Quartet è formato da Matteo Di Giuliani, Luigina BattistiDanilo Coltella Luca D’Angeli Diplomati presso il Conservatorio di musica “A. Casella” di L’Aquila, ma tutti provenienti dal territorio reatino, hanno dato vita all’ensemble nel 2019. Da allora i giovani musicisti si sono esibiti presso importanti enti e hanno instaurato rapporti con compositori affermati ed emergenti. Comunicativa e affiatamento contraddistinguono le performance dei Phoinikes il cui  repertorio spazia fra trascrizioni, brani originali e composizioni moderne.

Il programma è un viaggio tra la musica colta e quella popolare passando attraverso i brani originali per quartetto di sax e i tanghi di Piazzolla o la musica da film, con uno sguardo volto al jazz e alla modernità grazie alle opere di autori contemporanei e ai pezzi scritti appositamente per l’ensemble. Tra questi nel concerto di sabato 19 verranno eseguiti Mediterranea di Luciano Bellini (1952), Love Fo(u)r Sax di Emanuele Stracchi (1990) e Phoinikes di Mariachiara Di Cosimo (1992); a seguire composizioni improntate al mondo della musica da film di Morricone o ispirate al mondo del tango e della musica argentina di Piazzolla e Girotto.

Il concerto, così come tutti quelli della rassegna Arte ai piedi della Montagna, è a ingresso libero.

Il secondo appuntamento il 26 marzo alle ore 18 sarà dedicato alla tromba del giovanissimo Alessandro Rosi che in duo con il pianista Nicola Possenti eseguirà capolavori composti tra ‘800 e ‘900.

La seconda edizione del Festival Arte ai piedi della montagna organizzata dalla Fondazione Flavio Vespasiano è finanziata dal Comune di Rieti, dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, nell’ambito dell’accordo di programma tra Ministero e Regione per i progetti di attività culturali nei territori interessati dagli eventi sismici verificati dal 24 agosto 2016. La rassegna è collegata alla rivalutazione del tessuto socio-culturale, in particolare dei centri storici, a seguito dei danni causati dal sisma nel Centro Italia.