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Dal 2028 un nuovo Masters 1000 approda in Arabia Saudita: cosa cambia per il tennis

È ufficiale, l’ATP ha dichiarato che ci sarà un nuovo Masters 1000 in Arabia Saudita a partire dal 2028. È una grandissima notizia perché è la prima volta che questa categoria si espande. Il tabellone sarà da 56 giocatori e si giocherà sul cemento all’aperto. Mentre gli appassionati si dedicano ai giochi a tema come le slot machine online, i professionisti si preparano per vincere nuovi titoli.

Cosa è già stato confermato e cosa no

Con questo nuovo evento, l’Arabia Saudita sarà il decimo Paese a ospitare un Masters 1000, accanto alle sedi già storiche come Indian Wells, Miami, Monte-Carlo, Madrid, Roma, Cincinnati, Toronto/Montreal, Shanghai e Parigi-Bercy. Per ora sappiamo che le partite si svolgeranno su una superficie hard outdoor e che la sede probabilmente sarà Riyad. Come verrà collocato questo evento sul calendario? Probabilmente verso febbraio dopo l’Australian Open, così c’è un mini-blocco orientale e si evitano i salti geografici eccessivi. Non abbiamo ancora una data definitiva.

Perché questo Masters 1000 può cambiare il calendario

Un Masters in Arabia Saudita sposta l’asse del tour a inizio anno e si incastra nel lavoro più ampio di calendar optimization su cui l’ATP sta insistendo da un po’ di tempo. Si cerca di fare più spostamenti logici e meno sovrapposizioni. I ricavi generati dall’evento dovrebbero alimentare anche il bonus pool dei Masters, con l’intento di incentivare la partecipazione dei big pur mantenendo lo status non obbligatorio. Per il pubblico, soprattutto per quello europeo, significa che le partite si svolgeranno in orari comodo e che l’inizio dell’anno sarà più ricco di match di alto livello.

L’investimento saudita nel tennis: contesto e sviluppi

Negli ultimi anni l’Arabia Saudita ha accelerato il suo ingresso nello sport, tennis compreso. Oltre alle partnership commerciali, il Paese ha ospitato eventi ATP come le Next Gen Finals a Jeddah e ha rafforzato i legami con il circuito femminile. Il nuovo Masters 1000 si inserisce in questo quadro e, secondo i promotori, punta anche a promuovere la pratica sul territorio. Dal lato istituzionale, il progetto è presentato come prima espansione della serie Masters dalla sua nascita. È un passaggio simbolico che segnala quanto il tennis stia ridefinendo le proprie mappe. L’ATP ha ribadito che il torneo sarà aggiuntivo rispetto al pacchetto attuale, non una sostituzione, e che l’obiettivo resta l’equilibrio tra il prodotto, gli atleti e il calendario.

Cosa cambia per i tifosi che seguono il tennis

Ci saranno più partite top a inizio anno. Con un Masters in più a febbraio, la stagione decolla prima e offre subito incroci tra big. Un appuntamento di questa portata porta con sé storytelling, interviste, analisi e, sì, anche un’ondata di contenuti digitali a tema tennis, dai quiz alle grafiche social fino ai minigiochi. Non serve essere esperti, il linguaggio sarà quello dei grandi eventi a cui siamo già ampiamente abituati. L’idea di un impianto nuovo a Riyad lascia immaginare un’offerta all-in sui servizi e sulla fan experience, con degli standard internazionali sui trasporti e sull’accoglienza.

Quindi, siamo già sicuri che dal 2028 il tennis maschile avrà una tappa in più dopo gli Slam. Nei prossimi mesi verrà decisa la collocazione esatta all’interno del calendario e verranno definiti tutti i dettagli operativi. Una cosa è certa: all’inizio dell’anno ci sarà più continuità e ci sarà un nuovo appuntamento in Arabia Saudita a cui potranno partecipare anche i big, anche se la loro presenza non è obbligatoria. Resta da vedere come verrà attuato questo progetto e quanto successo riuscirà a ottenere.