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Zona commerciale di Carsoli, molti i pericoli in agguato per pedoni e automobilisti. A rischio la pubblica sicurezza

Carsoli – La zona commerciale di Carsoli, sviluppata nell’area che va dal casello autostradale di Carsoli e fino al Ponte di legno sul fiume Turano è diventata una fucina di seri rischi per l’incolumità di pedoni ma anche di automobilisti che transitano in questa area. Ricordiamo che si tratta di una area urbana, da considerare quindi a tutti gli effetti come un centro cittadino. In questo comprensorio trovano spazio centri commerciali, molte attività ricettive, ma anche istituti bancari, scuole e molti servizi per i cittadini. Un punto di riferimento per l’ampiezza degli spazi dedicati al parcheggio nelle varie strutture commerciali, che però presenta molti problemi che mettono a repentaglio la sicurezza pubblica. Le strisce pedonali, che starebbero ad indicare la possibilità per passanti di attraversare da un lato all’altro della S.S. Tiburtina Valeria, sono praticamente un optional, pochissimi sono i veicoli che rispettano la loro presenza, con rischio per i pedoni di  essere spesso investiti. Le persone devono infatti fare dei gesti con le braccia, o dotarsi di cellulare acceso nelle ore serali, per farsi riconoscere ed invitare le auto a rallentare. Sembra talvolta una vera e propria pista di Indianapolis. A ciò si  aggiungono altre problematiche che trattiamo con rispetto ed in punta di penna, ma non possiamo fare a meno di evidenziare. Negli ultimi tempi in mezzo alla strada è spesso presente una donna, in perenne stato confusionale, che procede con andamento confuso e con il viso coperto da una bandana. Un fenomeno agghiacciante prima di tutto sotto il profilo umano, non si comprende come si possa stare a guardare una persona gravata sicuramente da importanti patologie mentali, rischiare di essere costantemente investita, ma anche con il rischio che si causa agli automobilisti che transitano e a loro volta rischiano di investirla con seri ed importanti conseguenze possibili. Il tutto avviene ritualmente, molti i messaggi che stanno girando anche sui social su questo tipo di problema, che è umano, sociale e di pubblica sicurezza. “Non si può pensare solo al controllo di chi non porta le cinture – afferma una automobilista in una nota – la sicurezza deve essere garantita ad ampio raggio e su tutti i fronti”.