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Violenza sugli animali; crudeltà umana ed assenza di punizioni.

baffo-e-lenticchiaSempre più spesso si ha notizia di animali che sono stati torturati, seviziati, feriti o uccisi da persone che di umano hanno davvero poco. Alla lista vanno aggiunti anche tutti quei cani e gatti che erano e rimarranno senza nome, poiché la loro vita è stata spezzata prima del tempo e senza alcun motivo. “La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà verso gli uomini”, sosteneva il poeta latino Ovidio già 2000 anni fa, e questa tesi è confermata da numerosi studi moderni di psicologia che sottolineano come la violenza verso gli animali sia predittiva di una sociopatia che inevitabilmente andrà prima o poi a sfociare verso i propri simili umani. Che genitori potranno essere in futuro i ragazzi che a Sangineto (CS) hanno torturato e impiccato il cane Angelo? Che adulti potranno diventare i bambini che a Vittoria (RG) hanno ucciso a sassate una gattina senza nome per puro divertimento? Fin dove si potrà spingere la persona che a Pordenone ha seviziato e ucciso il povero Pepito?
Troppo spesso gli autori di questi gesti crudeli restano ignoti e questo rende ancora più difficile l’applicazione delle leggi e relative pene, per molti versi comunque insufficienti.”Crudeltà umana e assenza di punizioni esemplari. Le istituzioni devono attivarsi per promuovere il rispetto di tutte le creature viventi e prevenire atteggiamenti sociopatici che possono rappresentare un pericolo anche per gli altri esseri umani. Non bastano le leggi È necessario uno scatto di civiltà da parte dei cittadini, delle forze dell’ordine e della magistratura. Servono pene esemplari, inappellabili, rapide e tempestive. Tutto questo però deve essere necessariamente accompagnato da un percorso culturale che coinvolga le scuole, i Comuni, le famiglie e che elevi la moralità di un Paese anziché subire la deriva civile di indisturbati criminali. Mi appello a prefetture, sindaci ed educatori affinché non restino a guardare ma facciano qualcosa di concreto per instillare un maggior senso di responsabilità e coscienza in tutta la cittadinanza”.
Fonte: Lega Nazionale per la Difesa del Cane

@stefaniafontana