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Sit in di protesta al Liceo Scientifico di Carsoli; gli studenti: “la nostra non è una buona scuola”

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Gli studenti del Liceo Scientifico di Carsoli durante la protesta

Carsoli – Un sit-in di protesta è stato attuato questa mattina dagli studenti del Liceo Scientifico di Carsoli. Dalle 8.30 indistintamente tutti si sono ritrovati nel piazzale antistante l’ingresso del Liceo Scientifico (presso lo stabilimento del Sole 24 ore) in via Tiburtina Valeria nei pressi del casello autostradale Carsoli-Oricola della A24. Tutto era stato probabilmente già ben organizzato dagli studenti, i quali non sono entrati in classe per lo svolgimento delle lezioni ed hanno voluto far sentire la loro voce sull’argomento che li riguarda quotidianamente: la loro scuola. Di qui con l’ausilio di striscioni e di megafoni hanno iniziato il sit in. Andrea Tarquini insieme ai rappresentanti d’Istituto Silvestro Silvi e Filippo Leone e Dasun Elpitiyage, hanno dato lettura di una nota ufficiale in cui riassumono tutte le loro motivazioni della protesta. E così si sono rivolti al Sindaco Velia Nazzarro, al Dirigente Scolastico Licia Ippoliti, e al Vice Preside Sergio Draicchio, ma anche a tutti i cittadini di Carsoli e dei paesi viciniori. “Le motivazioni della nostra mobilitazione – hanno spiegato i ragazzi e le ragazze del Liceo in una nota ufficiale- si riferiscono a  problematiche che affliggono ormai da anni il nostro liceo e che ad oggi sembrano essere ancora lontane da una reale soluzione. In quanto studenti trascorriamo una cospicua parte delle nostre giornate in una struttura definita “scuola”, ma che in realtà si presenta come ben lontana dal concetto di “scuola” universalmente conosciuto. Ci troviamo quotidianamente a convivere in un edificio che non esaurisce,nella totalità, le esigenze di ogni normale studente, in quanto la finalità di tale locazione non era certo quella di ospitare, in maniera definitiva, ma bensì provvisoria, ragazzi/e nel pieno della loro formazione didattica. E’ per voi, una “buona scuola” quella in cui diviene problematico per le nostre ragazze anche il semplice andare in bagno, dovendosi confrontare continuamente con problemi idraulici degli scarichi e continui intasamenti? Costrette quindi ad usufruire dei bagni riservati agli uomini, limitando così la propria privacy. E’ per voi, una “buona scuola” quella in cui la gran parte dei termoconvettori risulta non funzionante? Tenendo in considerazione l’arrivo imminente della stagione invernale, – proseguono gli studenti – non certo tra le più miti nella nostra zona! E’ per voi, una “buona scuola” quella in cui, allo stato attuale dei fatti, oggi 21 Ottobre 2016, come purtroppo già accaduto negli anni scolastici precedenti, ci vediamo nuovamente privati di un nostro diritto, quali le ore di Educazione Fisica praticate in palestra? Rimaniamo così costretti tra i banchi delle nostre classi, nonostante sia in corso il secondo mese scolastico. Siamo noi tutti a conoscenza dell’importanza del nostro liceo, per il territorio e per noi alunni. Ci chiediamo allora, – concludono – di fronte alla continua e graduale diminuzione delle iscrizioni, come possa il nostro liceo sopravvivere e attirare l’attenzione di futuri studenti, dati i problemi sovracitati e in mancanza quasi totale di aule finalizzate ai laboratori per le materie scientifiche, considerata la collocazione in quelli che sono a tutti gli effetti uffici aziendali. Al cospetto di tali interrogativi vi invitiamo a delle riflessioni.”. Dopo la lettura del documento, i ragazzi si sono organizzati in corteo, ed hanno raggiunto a piedi la piazza del Municipio, striscioni alla mano.

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I ragazzi del Liceo nel cortile della Scuola
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Filippo Leone, Dasun Elpitiyage, Andrea Tarquini e Silvestro Silvi, danno lettura delle motivazioni della protesta

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