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Pedaggi d’oro A24; Vicovaro 2.0: “bisognava protestare prima, gli aumenti erano noti da luglio scorso”

Vicovaro – Da Vicovaro 2.0 riceviamo ed integralmente pubblichiamo la seguente nota:  “Sul tema degli Il 21 luglio scorso il TAR Lazio ha accolto il ricorso del Concessionario dell’Autostrada dei Parchi che si era opposto, nel 2014, al congelamento degli aumenti autostradali imposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Ministro Del Rio, in quella occasione, affermò “ …….. l’aumento va fatto sicuramente”. In quei giorni tutti parlarono abbondantemente di stangata in arrivo. Poi tutto passò nel dimenticatoio. Ora che l’aumento è stato decretato ed applicato, tutti gridano la loro protesta, organizzano manifestazioni, si dicono indignati. Tutte azioni sacrosante ma che forse potevano essere evitate laddove ci si fosse pensato per tempo. Infatti, perché non ci siamo chiesti “ma da luglio a dicembre dell’anno scorso che cosa avete fatto signori Amministratori locali?”, “dove eravate quando si è cominciato a parlare sui giornali di stangata in arrivo?”  Una possibile soluzione, visto che l’aumento l’ha deciso la magistratura, poteva consistere nel chiedere di spalmare lo stesso su più anni. Sarebbe stato meno pesante per i cittadini. Ma voi non l’avete fatto. Naturalmente i guai non vengono mai da soli. Secondo l’Associazione Consumatori si prevede per il 2018 una stangata di quasi 1.000 euro a famiglia che potrebbe portare la percentuale di popolazione povera dal 27,8% del 2015 al 30% del 2018. Infatti si avranno aumenti, oltreché per i pedaggi anche per elettricità, gas, assicurazioni auto, Tari, trasporto, acqua, ticket sanitari, tariffe postali, tariffe di professionisti e costi dei conti correnti bancari (fonte Corriere.it). A questi aumenti sono da aggiungere il costo dei sacchetti in plastica per alimenti e, per gli amanti della bici (non professionisti e amanti del cicloturismo), un canone annuale di 25€ da versare alla Federazione Ciclistica Italiana. In sintesi c’è poco da stare allegri. Allora, signori Amministratori degli Enti locali, – conclude Scaccia –  la salvaguardia della popolazione del proprio territorio va sempre fatta, esaminando le leggi, i decreti governativi, le sentenze dei vari tribunali. La salvaguardia degli interessi delle popolazioni non deve essere al secondo posto nelle vostre priorità e le problematiche vanno affrontate per tempo. Avreste dovuto protestare già in quei giorni ma non l’avete fatto.”